Le pagelle del Torino - Gillet il migliore, non bene il resto
Gillet 7: messo in difficoltà da compagni ed avversari, salva il Torino in almeno due occasioni decisive e con la palla tra i piedi è forse il più tranquillo dell'intera retroguardia granata. Prestazione da migliore in campo, il gatto di Liegi è tornato.
Maksimovic 5: soffre Izquierdo prima, Gedoz a metà, Storm in conclusione. Sulla carta è il più esperto della difesa di Ventura, in pratica costringe spesso Darmian a provvidenziali ripiegamenti. Troppi i retropassaggi, ma è un difetto di tutto il reparto.
Jansson 6,5: fisico possente e piedi così così, almeno due buone chiusure lo ergono al ruolo di più convincente della difesa.
Gaston Silva 5,5: brividi su brividi nei retropassaggi e nei passaggi, rischia di combinarla grossa almeno in un'occasione. L'età è dalla sua, ma la prima non è esattamente buona.
Darmian 6 : si è visto troppo poco in fase offensiva per buona parte della partita. Dietro però si è reso protagonista di alcune ottime diagonali. Non può essere il salvatore della patria dipinto durante i Mondiali brasiliani, ma corre fino all'ultimo secondo.
Benassi 5: intraprendente, ma a conti fatti combina poco. Esce dal campo lasciando il posto ad El Kaddouri: la differenza si sente troppo. Dal 65' El Kaddouri 6,5: entra e cambia la marcia del Torino. Prova a mettere pepe sul gioco dei suoi, non riuscendovi sempre perché i suoi sono abbastanza scialbi quest'oggi.
Sfiora il gol a pochi minuti dal termine.
Gazzi 6,5: diga insormontabile a centrocampo, spezza il gioco degli avversari in più di un'occasione. È l'unico fino all'ingresso di El Kaddouri che provi a dare un senso alla manovra granata, per quanto non sia quella la sua miglior dote e si vede.
Sanchez Mino 6: il più positivo in avvio, cala pian piano fino a spegnersi del tutto. Sbaglia troppi appoggi per essere uno che ha comunque un buon piede: voto di incoraggiamento. Dal 84' Nocerino sv.
Molinaro 5,5: anche da lui ci si aspetta qualche sgroppata in più, dietro tiene benino fino al finale in cui va in affanno.
Quagliarella 5,5: prova a caricarsi la squadra sulle spalle, mettendoci tanta volontà e cercando di tirare fuori il coniglio dal cilindro. Il roditore però non esce e la sua prestazione, specie considerando il ruolo che dovrebbe giocare nel Toro orfano di Cerci ed Immobile, non può considerarsi sufficiente. Dal 69' Martinez 6: discreto ingresso in campo. Ci mette corsa, un'elevazione impressionante ed un filo di egoismo in zona Cesarini, che sembrerebbe un difetto ma in un attaccante non guasta mai.
Amauri 5: tanto movimento, tanto impegno, ma pessima l'intesa con Quagliarella e poi anche con Martinez. Cerca il riscatto all'ombra della Mole, dove in bianconero conobbe altare e polvere. Potrebbe trovarlo, ma alla prossima occasione.