Lazio, Lotito: "Io e Tavecchio identici, siamo per la politica del fare"
Intervistato per Tiki Taka, trasmissione di Italia 1, il presidente della Lazio Claudio Lotito è tornato sulle polemiche per la sua vicinanza alla nazionale: "Io penso che sia eccessivo andare a di identificare la mia persona con il presenzialismo, quasi fossi un intruso. Io stavo in giacca e cravatta, ma c'era il diluvio universale. Poi il giorno dopo è uscito il finimondo, quando poi ho saputo che tutti hanno indossato quella felpa... Le valutazioni di Marotta non so su cosa si accampino. Viviamo in due mondi diversi, lui vive lo spogliatoio, io no".
Sul discorso politico. "Una volta i voti si pesavano, io forse ho capovolto questo sistema, non esistono vassalli e vavassori, i voti si contano e non si pesano. Il vero problema della Juventus è che probabilmente loro vogliono decidere le linee programmatiche. Ci sono alcune squadre però che non accettano il responso democratico e vorrebbero sovvertirle attraverso i mezzi mediatici" riporta lalaziosiamonoi.it.
Ancora su Tavecchio, queste le parole di Lotito: "Io e Tavecchio siamo identici. Siamo per la politica del fare. Tavecchio in un mese ha fatto in un mese delle cose che non sono state fatte in 30 anni. Un'eventuale punizione dell'UEFA sarebbe una strumentalizzazione che non avrebbe nulla a che fare con la realtà. Ce l'hanno tutti con me perché io sono uno che esiste, quando decidi di essere protagonista diventi bersaglio. Io in tutte le cose ci metto la faccia, ma voglio essere valutato per quello che faccio".