L'Inter riscopre Guarin

© foto di Federico De Luca

Recuperare Fredy Guarin, è questo l'imperativo categorico per cercare di rivalutare un capitale che la stessa dirigenza nerazzurra ha provveduto a svalutare nell'arco di 8 mesi con la complicità di un giocatore che estromesso dal progetto ha tirato i remi in barca. Il colombiano sa bene che il suo rendimento non è stato all'altezza ma riteneva comunque di avere prospettive internazionali che in realtà non si sono mai manifestate. Tradotto: puoi ritenerti un fenomeno, ma se nessuno ti vuole evidentemente tanto forte non sei, oppure devi rimboccarti le maniche per dimostrare di non essere un bluff. Dall'altra parte c'è una società che deve necessariamente puntare a rivalutare un giocatore finito ai margini del progetto, al punto tale che si è preferito far giocare Jonathan fuori ruolo piuttosto che impiegarlo in tutte le partite estive di precampionato. Adesso scopriamo che Guarin potrà tornare utile come quarto attaccante, considerato che Thohir non ha avallato l'acquisto di Bonaventura al foto finish, vanificando un lavoro straordinario di Ausilio, che al primo vero esame nella sessione estiva di mercato, ha dimostrato di avere la stoffa per ricoprire la carica che gli è stata affidata.

Ora toccherà a Mazzarri recuperare Guarin sia dal punto di vista fisico che psicologico, un'inezia rispetto al vero compito che spetta al tecnico toscano. Perché la stra grande maggioranza dei tifosi nerazzurri non lo adorano e gli chiedono di vedere un'Inter non soporifera ma più spettacolare e volitiva. L'esatto contrario rispetto quella vista a Torino con tutte le attenuanti del caso.
Perché al di là della penuria in attacco si può e si deve giocare in maniera diversa, e già dalla prossima in casa contro il Sassuolo a prescindere da quanti attaccanti ci saranno a disposizione, il pubblico si aspetta uno spettacolo differente, che potrà essere mitigato dalla vittoria certo, ma Mazzarri deve cambiare necessariamente qualcosa.