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L'ex diesse della Juve Stabia Lupo: "Il mio futuro? Per ora resto fuori"

di Luca Esposito
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© foto di Alessio Alaimo/TuttoMercatoWeb.com

Nel corso della terza puntata di "Speciale Calciomercato" è intervenuto a Elle Tv il direttore sportivo Fabio Lupo. Il diesse, lo scorso anno alla Juve Stabia, ha parlato del nuovo Benevento facendo anche delle considerazioni sui giovani in uscita dalla società giallorossa: "Ormai da anni il Benevento è protagonista del mercato ma fino a oggi non ha raccolto i frutti di quanto investito. Anche quest'anno la società sta facendo investimenti importanti e sono arrivati giocatori di spessore".

La società sta operando anche a smaltire l'organico. Come vede la campagna di rafforzamento dei sanniti?

"Per quanto riguarda i giovani in uscita, credo che Montini debba trovare una soluzione per giocare con più continuità ed esprimere le sue qualità, nell'ultima stagione è stato alla Juve Stabia per sei mesi e avevo fatto anche un pensiero a lui nel caso mi fossi legato a una società di B per la prossima stagione. A Benevento sarebbe comunque una valida alternativa ai titolari. Buonaiuto l'abbiamo trattato a gennaio con la Juve Stabia, anche lui merita in prospettiva categorie diverse ma se è dato in partenza una motivazione ci sarà. Da un punto di vista tecnico mi sembra strano sentire di un Benevento che cerca un esterno quando in casa ne ha già uno molto valido. Questa è, ovviamente, una mia impressione perché certamente chi vive dall'interno la gestione avrà i suoi buoni motivi per fare determinate scelte. Detto questo, credo che anche per Buonaiuto valga il discorso fatto per Montini e così anche per De Risio".

Cosa pensa del fatto che in B alcune società saltano, altre corrono il rischio di vedersi inflitte delle penalizzazioni, e magari vengono salvate per interpretazioni relative dei regolamenti nonostante navighino in brutte acque, mentre squadre come la Juve Stabia sono tecnicamente retrocesse pur avendo sempre quadrato i bilanci?

"La ferita è ancora aperta. Lo scorso anno la Juve Stabia ha pagato le irregolarità di un mondo che va assolutamente cambiato. Tecnicamente la Juve Stabia è retrocessa - spiega Lupo - però, poi, per certi aspetti sono orgoglioso del fatto che il presidente Manniello con uno sforzo economico ha potuto iscrivere la squadra il 20 giugno. Il calcio italiano deve fare una scelta, cioè considerare se è giusto premiare la regolarità di una società come quella della Juve Stabia o se sia giusto premiare squadre come Siena e Padova. Da qui bisogna partire per poi capire se c'è la possibilità di cambiare mentalità al calcio italiano. Per il momento la Juve Stabia paga, dal presidente ai tifosi, e questa ferita me la porto dentro, ma se salvarsi significava indebitare una società, allora mi prendo il merito di aver salvaguardato il calcio a Castellamare di Stabia. Tante squadre hanno subito penalizzazioni per ritardi di stipendi e per quanto mi riguarda la recidività dovrebbe essere condannata come funziona per gli altri tipi di reato, ovvero penalizzare, per esempio, con un punto la prima volta, dieci punti la seconda ma poi ci dovrebbe essere l'esclusione dal campionato; questa dovrebbe essere una regola di giustizia generale e non solo di Fabio Lupo".

Infine, inevitabile la domanda su quello che sarà il suo futuro: dove si vede?

"Per ora mi concedo un periodo di vacanza e relax con la famiglia. Questo è ancora un calcio malato e purtroppo ho un modo di vedere le cose che probabilmente appartiene a un mondo che forse non c'è più. Quando le cose cambieranno, forse mi riproporrò anch'io, ma in questo momento non è un mondo che mi piace moltissimo".

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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