Juve, col Palermo poca spesa-tanta resa. Il Re Leone è tornato
La maledizione si è interrotta. Llorente si riprende il ruolo che è sempre stato suo: quello del goleador. Il momento più bello di una partita non particolarmente perfetta arriva infatti al 62', quando lo spagnolo finalmente si sblocca e trova il gol dopo 9 giornate tra campionato e Champions di digiuno. L'abbraccio dei compagni, gli occhi lucidi per la gioia e quel "Vamos" urlato a pieni polmoni insieme allo Stadium in festa. Un peso che finalmente il Re Leone, come lo chiamano i tifosi bianconeri, si è tolto, un peso che stava diventando troppo pesante da sostenere. La buona prova di mercoledì scorso di Morata ad Atene e i 90' passati in panchina, avevano fatto cigolare e non poco la sua sedia da titolare. In conferenza stampa però Allegri l'aveva annunciato: "Deve solo sbloccarsi e poi tornerà quello che è sempre stato". È il momento più bello dicevamo, perché è coinciso anche con l'uscita dal campo di Andrea Pirlo per la sostituzione con Pogba, uscita accompagnata da uno scrosciare di applausi costante fino al momento in cui si è accomodato in panchina. Una grandissima dimostrazione di affetto verso un campione messo in discussione dopo un paio di partite poso fortunate, in cui nessuno aveva comunque particolarmente brillato.
Questa è stata la risposta più bella da parte della tifoseria, una risposta che forse potrebbe aiutare lo stesso giocatore a tornare com'è sempre stato negli ultimi anni, ovvero fondamentale. Ci ha messo 32' la Juventus a sbloccare la partita coi rosanero. In un momento in cui la palla sembrava non voler entrare, esattamente come nel secondo tempo contro l'Olympiacos, un perfetto passaggio di Carlos Tevez verso Arturo Vidal si insacca alle spalle di Sorrentino e porta in vantaggio i bianconeri. Termina così quindi: Juventus 2, Palermo 0. Juventus 22 punti, Roma 19. Ora che si faccia tesoro di queste prestazioni anche per le prossime settimane. La Champions non è la Serie A, ma facendo finta che il palcoscenico non cambi, forse la paura potrebbe non fare capolino e rimanere finalmente negli spogliatoi.