Inter: Moratti-Thohir, aria di divorzio
Fonte: Marco Signorelli per qsvs.it
Alla nuova Inter manca ancora qualche innesto, un bomber, magari un centrocampista, ma fra chi non è ancora stato a Pinzolo spicca per importanza il nome di chi non aveva mai rinunciato a una visita alla squadra durante la preparazione: Massimo Moratti. Segno dei tempi che cambiano, ma secondo qualcuno anche l'ennesimo sintomo di una convivenza non semplice tra i due presidenti, al punto che l'ex numero uno starebbe pensando seriamente di farsi da parte del tutto e rinunciare anche alla sua carica onoraria.
E' un dato di fatto che il club nerazzurro sta cambiando faccia e volti, e che il suo organigramma continua a perdere uomini legati alla gestione precedente. Ad esempio, mentre viene annunciato il nuovo amministratore delegato Michael Bolingbroke, ex Manchester United, rescinde il suo contratto un altro protagonista dell'ultimo decennio interista, il direttore dell'area medica Franco Combi.
Un addio che arriva dopo quelli di Branca, Cordoba, del dirigente Filucchi e di Milly Moratti, che non ricopre più il ruolo di direttore artistico, un processo che è stato ribattezzato come la 'demorattizzazione' dell'Inter.
Il sostegno economico della famiglia alla società non dovrebbe essere in discussione, ma le ultime mosse del magnate indonesiano testimoniano il ridimensionamento dei poteri di chi per tanti anni è stato il leader indiscusso e che oggi forse potrebbe non accettare a lungo un incarico di minor importanza. Un sentimento che trapela da tempo, e che prima o poi potrebbe diventare insostenibile.