Il mercato dei difensori. Che vale più di quello degli attaccanti
Suarez e James Rodriguez rischiano di essere i colpi dell'anno. Ma nella generale tendenza di innalzamento prezzi, pure i difensori incominciano a costare cifre astronomiche. Per arrivare a uno dei migliori non è più abbastanza offrire 15 milioni di euro in contanti, circa 30 miliardi delle vecchie lire. Un esborso che ai tempi veniva fatto solo per i grandi, come Rio Ferdinand o Nesta, Cannavaro o Thuram. Era però un mercato gonfiato dalle plusvalenze e dai capitali privati, con i presidenti che decidevano di spendere e spandere del buon nome della squadra. E tutti in Italia, perché in pochissimi potevano permettersi di strapagare i difensori. Solo gli attaccanti facevano veramente la differenza, e pure i fantasisti non scherzavano.
Ora si sta assistendo a un mercato completamente differente.
Le big d'Europa difficilmente hanno bisogno di centravanti, se non fosse per il Chelsea che ha acquistato Diego Costa e l'Arsenal con Alexis Sanchez. Ma sono tutti scambi fra grandi club. Diversi i casi dei difensori, con David Luiz che è stato pagato 60 milioni di euro, Jeremy Mathieu venti - pur se a trent'anni, ed è possibile che uno fra Marquinhos e Agger sia il prossimo - il giovanissimo Luke Shaw circa 40. L'ex compagno di squadra Dejan Lovren 24, Hummels è valutato circa 40 milioni, la stessa cifra regalerà Mangala al Manchester City. Possibile un altro colpo per il Chelsea per la retroguardia, con Miranda come primo nome sulla lista (25 milioni pure per lui) mentre per Benatia la valutazione è di 45, nonostante grandi club pronti a offrire. Insomma, il mercato dei difensori è forse più avvincente di quello delle punte. Tutti all'estero, però, perché le nostre società non hanno l'opportunità di inserirsi.