Zemanlandia riapre in Sardegna: Pinilla non sai cosa ti perdi
Znedek Zeman torna in panchina, lo fa sbarcando nell'isola. Per lui, uomo di sud, non sarà un problema mettere a disposizione della Sardegna il proprio gioco spettacolare e basata sul "fare un gol più dell'avversario": il neopatron del Cagliari Giulini ha scelto lui per la sua prima avventura nel calcio dei grandi, puntando sulla voglia di spettacolo del popolo sardo e sull'esigenza di voltare nettamente pagina dopo la lunga e burrascosa presidenza Cellino.
Ma andiamo al sodo, ai crudi numeri: con Zeman gli attaccanti si divertono, è noto, e anche la statistica lo conferma. Nelle ultime sei stagioni italiane (tra un'avventura alla Roma e l'altra), mai con una squadra da primi posti insomma, il tecnico boemo ha trasformato la fase offensiva fino a farla diventare due volte la migliore del campionato andando altre due volte sul podio. Impressionanti in particolare i numeri ottenuti a Pescara e Lecce nelle stagioni 2012-2011 e 2004-2005, rispettivamente in Serie B ed A. In Abruzzo Immobile e compagni totalizzarono 90 reti in 42 partite, praticamente due a partita, mentre in Salento l'attacco giallorosso si classificò addirittura secondo dell'intero campionato, una lunghezza dietro la Juventus campione d'Italia. Pazzesco.
Stagione 2012-2011: Pescara 90 reti - Miglior attacco.
Stagione 2011-2010: Foggia 67 reti - Miglior attacco.
Stagione 2006-2007: Lecce 56 reti.
Stagione 2004-2005: Lecce 66 reti - Secondo miglior attacco.
Stagione 2003-2004: Avellino 51 reti.
Stagione 2001-2002: Salernitana 57 reti - Terzo miglior attacco.
Chi sorride di più è Marco Sau, che con Zeman ha vissuto la stagione migliore della sua carriera: 20 gol in 33 partite, una media gol mai raggiunta nonostante gli ottimi bottini collezionati a Castellamare di Stabia e Cagliari (nel primo anno in particolare). E Pinilla? Così parlò una decina di giorni fa: "Ho sentito Zeman, ma la mia decisione di lasciare il Cagliari l'ho già presa. Andrò all'estero". Mauricio, non sai cosa ti perdi...