ESCLUSIVA TMW - Conte ct, Burgnich: "È un decisionista alla Mourinho, può fare bene"
È il giorno di Antonio Conte. Oggi sono arrivate le prime parole del neo ct della Nazionale italiana e Tuttomercatoweb.com le ha commentate in esclusiva con una bandiera del nostro calcio, l'ex interista Tarcisio Burgnich: "Conte è una prima scelta, ha vinto e ha dimostrato le sue capacità e ora ha accettato una sfida che io non credevo avrebbe accettato. Qui sarà diverso rispetto a una società, bisogna far convivere diverse anime e lui è un decisionista. Alla Juve mandava in tribuna chi sgarrava, qui non so se sarà possibile. Ha bisogno della Figc dietro e soprattutto di una figura forte anche all'interno dello spogliatoio".
Conte ha detto che, nonostante i due flop Mondiali, la base da cui attingere per ripartire c'è.
"La mia preoccupazione è questa: abbiamo Buffon e i 3-4 anziani rimasti dal 2006 che ormai iniziano ad avere un'età e non so se tra due anni possano fare bene in un Europeo. I ricambi, però, non ci sono oppure non fanno la differenza. Quando l'Inter gioca con 11 stranieri, la Roma con 8 e via dicendo, capisci che c'è un problema. Bisognerebbe fare come Franchi nel '63, 2-3 italiani al massimo in campo. Ora. però, le società difficilmente accetterebbero. Manca l'esperienza a livello internazionale e i giocatori che ce l'hanno, come Mario Balotelli, non la fanno valere".
Proprio a proposito di Balotelli Conte ha detto che i grandi uomini servono più dei grandi giocatori. Una frase bella forte...
"Balotelli sarebbe un grande giocatore, ha un talento eccezionale ma i grandi giocatori sono al 100% tutte le partite. Lui passa dal 10 al 100 al 30%. Spero che Conte e Inzaghi riescano a fargli capire che deve essere lui il simbolo di questa Nazionale. È in un'età in cui può e deve dare il massimo, deve crescere perché elementi come lui non ce ne sono".
Se dovessimo trovare una frase riepilogativa della conferenza stampa probabilmente sarebbe "Vincere/perdere come vivere/morire". Eccessiva?
"Sicuramente è una scossa forte. Lui è uno come Mourinho, un ragazzo intelligente e furbo. Io pensavo che non andasse in Nazionale, invece ha accettato e penso che farà bene. Poi, come detto, dipende tutto dai giocatori. Ne servono 4-5 che facciano la differenza".