Enrico Chiesa: "Totti? E' la testa che conta non l'età"
L'ex bomber di Fiorentina, Lazio, Sampdoria, Parma e Lazio, Enrico Chiesa, attuale tecnico della primavera blucerchiata, ha ricordato i grandi giocatori con cui ha giocato sulle frequenze di Radio Popolare Roma 103.3 FM con chiosa finale su alcuni allenatori che ha avuto durante la sua carriera.
Hai giocato con Mancini, Crespo e Batistuta
"Con Bati ci sono stato solo un anno poi è andato alla Roma, quello che mi ha dato più soddisfazione è stato Mancini, ci ha fatto vincere, anche con Crespo mi sono trovato benissimo, lo incontro con la primavera e ogni volta ci ringraziamo, Mancini era più altruista, uomo squadra, Crespo aveva grande fiuto del gol, Batistuta era meno altruista ma era un bomber di razza, se non segnava stava male, era impressionante".
Hai giocato tante volte contro Totti, un giudizio su di lui e se secondo te se avesse giocato da subito prima punta il suo score sarebbe migliore?
"Forse si ma bisogna valutare in quei tempo, gli attaccanti erano ad una certa maniera, è stata una grandissima punta di movimento, è la testa che conta non l'età, come si prepara durante la settimana e come ami questo sport, ci ho provato anche io ed ho smesso a Siena con grandi soddisfazioni, lo vedi che gioca con grande intelligenza, conosce i suoi limiti".
La tua nuova carriera, c'è un allenatore che tu hai come punto di riferimento?
"Ho avuto tantissimi allenatori bravissimi, Ancelotti per la sua calma, Gigi Simoni era come un padre, all'interno dello spogliatoio lo vedevano come uno di famiglia, cerco di prendere qualcosa di loro, in qualche momento difficile penso a loro come ne potevano uscire".