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Eduardo Vargas - Il bomber esploso (e risorto) grazie al ct Sampaoli

di Raimondo De Magistris
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© foto di TuttoNapoli.net

Eduardo Vargas dopo tante tribolazioni è un calciatore ritrovato. Chi lo conosce bene - come il suo amico di sempre Sergio Valenzuela - racconta di un uomo finalmente felice dopo un'avventura al Napoli in cui aveva smarrito sorriso e fiducia. Merito di una scelta coraggiosa, quella di lasciare il club partenopeo per rimettersi in discussione al Grêmio, di un nuovo amore trovato proprio in Brasile e della possibilità che gli ha dato il Valencia di dimostrare che il cileno è attaccante vero, anche in un campionato competitivo ai massimi livelli come la Liga spagnola.
Merito, però, anche di chi ha creduto sempre in lui, l'ha lasciato andare nel momento di massima celebrità e recuperato quando, ormai, in pochissimi credevano in una sua rinascita. Il riferimento non può che essere al ct Jorge Sampaoli, un allenatore etichettato da Vargas come un 'super amico' anche in una recente intervista. Dichiarazione sincera quella di Turboman, che sa di avere nell'attuale allenatore del Cile la persona che più di chiunque altro ha creduto in lui.
Il primo approccio tra i due è datato dicembre 2010, quando Sampaoli batte la concorrenza di Simeone e viene nominato nuovo allenatore dell'Universidad de Chile, una delle squadre più importanti della capitale Santiago. Una compagine in cui da quasi un anno militava lo stesso Vargas che, però, era lontano dai livelli messi in mostra nei mesi successivi. Per Pelusso, Edu era un volante ed è proprio a centrocampo che il cileno venne impiegato per tutta l'annata con risultati altalenanti e un solo gol.
Con l'arrivo di Sampaoli, però, la musica cambia. Il nuovo allenatore intuisce che per sfruttare al meglio le caratteristiche del calciatore classe '89 bisogna spostarlo qualche metro più avanti. Schierarlo come secondo punta o ala destra è operazione necessaria per trasformare Vargas in Turboman.
Il cambio da una settimana all'altra è sorprendente: insieme a Gustavo Canales, Edu trascina l'U. de Chile alla conquista del torneo d'Apertura e con l'ausilio di Castro e Gabriel Vargas anche del successivo Clausura. In quell'anno, però, è soprattutto nella Copa Sudamericana che Eduardo Vargas riesce a dare il meglio di sé.

Con undici gol complessivi, di cui quattro nella doppia finale contro il Liga de Quito, Turboman diventa il nuovo fenomeno del calcio cileno. In pratica, per tutti è dopo Neymar il miglior prodotto del calcio sudamericano, come testimoniato anche dal Pallone d'Oro sudamericano assegnato pochi giorni dopo la fine dell'Europa League sudamericana. In Europa tutti si mettono in fila per lui e Sampaoli - che in pochi mesi ha trasformato Vargas da volante in uno spietato attaccante - dà la sua benedizione per il passaggio del suo figlioccio nel calcio che conta.
Tra le tante squadra interessate la spunta il Napoli, che mette in fila Chelsea e Arsenal e si assicura Vargas tra l'euforia generale dei suoi tifosi. Tutti al settimo cielo, un po' meno il tecnico Mazzarri che lo schiera poche ore dopo il suo arrivo dal Cile contro il Cesena e poi lo tiene in panchina per intere settimane, negandogli una seconda possibilità dal 1'. E' l'inizio di una lungo crollo. Dopo una annata esaltante arriva la peggiore della sua carriera, anche perché nel semestre successivo la musica non cambierà.
Vargas, dodici mesi dopo il suo arrivo in pompa magna, lascia l'Italia tra le critiche generali. Si trasferisce al Grêmio, un passo importante per la sua rinascita ma non decisivo. Perché Edu - che col club brasiliano colleziona numeri discreti - riscatta le recenti delusioni con la maglia del Cile, nazionale che da poco ha nominato un nuovo commissario tecnico: Jorge Sampaoli. Il vecchio-nuovo allenatore crede ciecamente in Vargas che ricambia trascinando il Cile al Mondiale. I gol con Uruguay, Paraguay, Bolovia e Venezuela fanno volare la Roja che conquista quattro successi consecutivi e stacca il pass per il Brasile, le reti in gare amichevoli contro la nazionale verdeoro - fermata grazie ai gol di Vargas sia a Belo Horizonte che a Toronto - e contro la Spagna permettono al calciatore di avere una seconda occasione in Europa con la maglia del Valencia.
Adesso per entrambi l'occasione della vita. In Brasile Vargas potrà confermare che quella al Napoli (club che in estate dovrebbe cedere anche il suo cartellino) è stata solo una parentesi negativa, mentre Sampaoli avrà l'occasione di dimostrare che Turboman è il prodotto meglio riuscito della sua carriera da allenatore.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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