Dortmund doubleflace: Bundes flop, ma la musica cambia in Champions
13 punti in 6 partite di Champions League, appena due in più in 17 di Bundesliga. E' un Borussia Dortmund dalle due facce quello che gli ultimi quattro mesi di 2014 hanno consegnato al sorteggio di Champions League, in cui la pallina ha deciso "Juventus". Sì gli infortuni hanno inciso, l'ennesimo ratto estivo da parte del Bayern Monaco ha lasciato il segno, ma non si può ridurre tutto ad infermeria e Lewandowski. Il problema psicologico che infetta la squadra di Klopp è evidente, basta guardare il differente rendimento che caratterizza i gialloneri tra Germania ed Europa.
Ed anche nelle ultime sfide di campionato, con gran parte della rosa arruolabile e importanti recuperi a disposizione, la squadra ha deluso e non poco. Nella pesantissima sconfitta a Brema, Klopp aveva in panchina Blaszczykowski, Kagawa, Sahin e Weidenfeller: tutta gente che due anni fa alzava il Meisterschale. Immobile, il grande ex della doppia sfida di Champions League contro la Juventus, al momento va ad intermittenza e per ora non ha raccolto numeri tali da imbiancare le notti di Bonucci, Chiellini e Buffon. Ma la musica in Europa è sempre stata diversa per la formazione giallonera, squadra in contraddizione evidente: tra lotta per non retrocedere in patria e confronto con la crème del calcio europeo.