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Delli Carri: "Il Toro puó reggere bene sia in coppa che in campionato"

di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Daniele Delli Carri è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Delli Carri attualmente è un direttore sportivo, da calciatore è stato un difensore e ha vestito la maglia granata la prima volta nel 1990-1991 poi nel '93-'94 ed infine dal 2000 al 2003. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra.

Che idea si è fatto del Torino in questo inizio di stagione?
"La squadra ha dovuto cambiare modo di giocare perché prima quando c'erano Immobile e Cerci si basava sul difendersi e ripartire adesso invece che ci sono Amauri e Quagliarella, che hanno caratteristiche diverse, l'allenatore, che secondo me è bravissimo, punta un po' meno sulle ripartenze e fa giocare più addosso agli attaccanti. Questo mutamento un po' di difficoltà le può creare inizialmente poiché ci vuole tempo per assimilare tutto ciò che richiede l'allenatore. In estate è stato preso un grande giocatore come Nocerino, peccato che per infortunio debba stare fuori un mese e mezzo, anche Molinaro è un buon calciatore e gli altri nuovi, soprattutto i giovani, si devono adattare e poi potranno far vedere che cosa Ventura vuole da loro in campo".

Tra campionato ed Europa League in questo periodo non c'è un attimo di respiro per i granata, forse non c'è neppure sufficiente tempo per amalgamare al meglio la squadra?
"Secondo me la cosa più importante in questa serie di partite è recuperare bene le energie, ma siccome si è all'inizio della stagione è più facile, può diventare più complesso durante l'arco del campionato. Adesso facendo anche il turnover si patiscono meno gli impegni multipli e ravvicinati. Il Torino non è una squadra abituata a questi ritmi, ma si abituerà, qualche fastidio ci può essere, ma non ci dimentichiamo che il Toro è una squadra attrezzata per affrontare tutti questi impegni".

Anche il Verona ha cambiato rispetto alla scorsa stagione e forse ha rafforzato la difesa, come sarà la partita di questa sera?
"Questo aspetto è sicuramente da valutare da parte del Torino, il Verona nelle prime due partite ha vinto in casa con il Palermo e ha pareggiato in trasferta con l'Atalanta, che è una buona squadra. E' vero anche che il Verona ha parecchi elementi nuovi e forse il Torino potrà approfittare di questo fattore, perché anche loro dovranno assimilare gli schemi di Mandorlini. Le partite in serie A sono diventate tutte difficili sia per le grandi squadre sia per le piccole e ovviamente anche per le medie, quindi mi aspetto una bella partita, agguerrita e sono certo che il Torino vorrà fare risultato dopo il pareggio interno con l'Inter, forse meritava anche qualche cosa in più con quel rigore, e la bruttissima sconfitta a Genova con la Sampdoria. I granata avranno voglia di rivalsa".

Prima ha detto che ritiene il Torino una squadra attrezzata quindi potrà fare bene in campionato e in Europa?
"Il Torino può farsi valere nel suo girone e cercare di passare ai sedicesimi, sono molto fiducioso e lo sono anche per il campionato. Con il doppio impegno qualche cosa pagherà, però penso che lo farà in Coppa Italia e comunque se avverrà sarà più avanti nella stagione. In questo momento la squadra può affrontare tranquillamente i due impegni".

In questo avvio di stagione si è rimproverato al Torino di avere uno scollamento fra centrocampo e attacco, questo problema è risolvibile in tempi brevi?
"Penso che sia troppo presto per dirlo, se c'è lo si capirà fra qualche partita e soprattutto lo capirà l'allenatore. Sono state disputate troppe poche partite, anche se il Torino ha iniziato la preparazione il primo di luglio, per giudicare le prestazioni globali sia dell'aspetto difensivo sia di quello offensivo. In questo momento la squadra è in fase di rodaggio e persino gli impegni ravvicinati possono essere utili perché danno modo di mettere alla prova l'organico".

Gillet a Brugge a dimostrato di non aver patito il lungo stop forzoso, adesso la rivalità con Padelli sarà inevitabile per ottenere un posto da titolare?
"Io parto dal presupposto che Padelli lo scorso anno ha fatto molto bene e non si può pensare che in questo momento il titolare per Ventura non sia Padelli, al di là che le due competizioni permettono ad entrambi i portieri di giocare. Non si può buttare via il lavoro di un anno e la sicurezza acquisita dal portiere anche nei confronti dei compagni, senza con questo togliere che Gillet è un signor portiere. Non credo che il dualismo peserà proprio perché ci sono più competizioni, semmai può fare bene. Sono molto ottimista per il Torino perché è una squadra ben formata e forgiata".

Cambiando argomento e parlando di lei, è in attesa di trovare una società che le dia un posto da direttore sportivo?
"Sono ancora sotto contratto con il Genoa fino a giugno 2015".

Sarebbe disposto a risolvere il contratto se le venisse una proposta da un altro club?
"Se ci fosse una proposta interessante non baderei al discorso contrattuale. In questo momento, devo dire la verità, la vedo dura che arrivi una proposta interessante. Mi sto tenendo aggiornato andando a vedere molte partite, oggi vedrò Roma-Cagliari, martedì una partita di serie B e mercoledì Fiorentina-Sassuolo, sono sempre in giro".

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