...con Laxalt
Un anno di apprendistato, sognando l'Inter. Diego Laxalt ha terminato con la fine del campionato la sua esperienza a Bologna. Il centrocampista è di proprietà dell'Inter, dove farà ritorno dopo il 30 giugno. E il futuro è ancora tutto da scrivere, perché Laxalt vuole giocarsi le sue carte in nerazzurro. E ripercorre le tappe della sua esperienza bolognese per TuttoMercatoWeb, con un occhio alla stagione che verrà.
Laxalt, a Bologna aveva cominciato bene. Poi cosa è successo?
"Mi sono sempre allenato alla stessa maniera, sia con Pioli che con Ballardini. Magari l'ultimo mister che abbiamo avuto pensava che fosse meglio far giocare un altro. Questo è il calcio. I risultati sono stati negativi, penso che qualcosa sia stato sbagliato da parte di tutti. Altrimenti non saremmo retrocessi".
Il bilancio della sua esperienza?
"Comunque è stato meglio di quanto mi aspettassi. Ho fatto quindici presenze e anche qualcosa di importante, come per esempio due gol alla mia prima partita. Ho fatto esperienza e imparato tanto anche dalle cose negative. Quando non giochi devi allenarti, avere la testa forte. Sennò è dura".
Pioli-Ballardini, quali differenze?
"Con Pioli mi sono trovato meglio, perché mi ha fatto giocare di più. Da lui ho imparato. Con Ballardini non ho giocato, e con la teoria non impari niente: avrò parlato con lui due o tre volte da allenatore a giocatore".
Cosa è successo al Bologna quest'anno?
"Abbiamo cominciato male, ci sono mancate tante vittorie".
Tra un po' comincia il mercato. Ci pensa?
"Rientro all'Inter, poi vediamo. Vorrei restare all'Inter, è la mia squadra. E sarebbe bellissimo restare in nerazzurro. Non so cosa succederà, devo decidere con i miei agenti la soluzione migliore".
Quest'anno in casa nerazzurra tanti addii...
"Sono andati via Cambiasso, Zanetti, Milito e Samuel... tutti campioni che hanno dato tanto all'Inter. Sarà un'Inter nuova, mi auguro di giocarmela con la maglia nerazzurra".
Cosa si aspetta da Mazzarri?
"Di conoscerlo e di imparare da un allenatore come lui, che ha dimostrato di essere bravo. È un tecnico a cui piace una squadra tosta, determinata, decisiva. Voglio imparare da lui".
Chiosa sul Mondiale, come vede l'Uruguay?
"Possiamo fare bene. Ma il Mondiale si gioca partita per partita. Sarà importante far bene nel girone".