...con Colomba
Anno sabbatico. Il prossimo però, Franco Colomba, vuole viverlo da protagonista. Di nuovo in panchina. L'ex allenatore di - tra le altre - Bologna e Parma parla a TuttoMercatoWeb del campionato che volge al termine.
Colomba, che campionato è stato?
"C'era un lotto di squadre più forti abbastanza ristretto. Quattro squadre si sono ritagliate uno spazio importante, la Juventus su tutte, che a 102 punti stabilirà un record. Ho notato anche delle rivelazioni come Torino, Atalanta, Hellas Verona e Parma. Quattro squadre che hanno segnato il loro campionato con risultati importanti sfruttando gli errori di altre squadre che si erano proposte in altri anni, come l'Udinese oppure il Milan".
Campionato livellato verso il basso anche nelle zone a rischio. Alla fine, le retrocessioni sono state sancite con una media punti molto bassa.
"Con trenta punti ci si salvava... tre punti a partite, venti squadre... Decisamente poco. Un punteggio che testimonia il distacco tra le ultime e il campionato di mezzo. In Italia venti squadre di A non ci sono, come non ce ne sono ventidue di serie B. È un campionato che appare modesto, ma nel medio alto si sono viste buone cose. Il movimento calcio però promuove e produce buoni giocatori. Guardate Parma, Torino, Verona e Atalanta. Probabilmente se la Juve non fosse stata stratosferica la Roma avrebbe vinto il campionato".
E il Bologna?
"Mi dispiace, ho visto poco per evitare la retrocessione".
In che senso?
"Globalmente è stato fatto poco".
A sorpresa è retrocesso anche il Catania.
"Il Catania ha qualità, non è una squadra modesta. Sono partiti giocatori come Gomez e Lodi che poi è tornato. Ha fatto quello che ha fatto il Palermo l'anno scorso, mi aspetto che faccia lo stesso il prossimo anno risalendo nuovamente".
E lei, pronto a ricominciare?
"Sono in attesa, in corsa per trovare una squadra. Non mi era mai successo di stare fermo, è capitato. Faccio tesoro di questo, sono in attesa di una chiamata che mi possa permettere di riversare tutto quello che ho fatto sul campo".