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...con Abodi

di Alessio Alaimo
"Scommesse, in arrivo sistema preventivo. Le Leghe si parlino di più. Palermo in A, ma il cammino è lungo. Trapani grande realtà. Vorrei meno 0-0. Più attenzione verso la B, bravo il Milan. Non giocare a Natale? Chi lo dice scelga un'altra catego
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Contrastare il fenomeno scommesse, sensibilizzando tesserati e dirigenti delle società. È l'obiettivo della Lega Serie B, promosso in prima persona dal Presidente Andrea Abodi, che gira l'Italia allo scopo di far conoscere le iniziative dell'istituzione che rappresenta. Oggi la Lega Serie B sbarca a Palermo, si parlerà del match fixing e di come contrastare il fenomeno. Con tante iniziative che sono già state attuate. E altre che verranno promosse in seguito. Abodi, prima di presentare nel dettaglio la manifestazione, parla in esclusiva a TuttoMercatoWeb, tra presente e futuro della Lega Serie B.

Presidente, in questi mesi, dalla Lega Serie B, tante attività di sensibilizzazione sul tema scommesse. Oggi un'altra tappa. A Palermo.
"Quello di oggi, come gli altri, è un evento che ha lo scopo di sensibilizzare attraverso una buona comunicazione sul tema. Ma non è finita qui: ci saranno delle novità".

Cioè?
"Stiamo finalizzando un accordo con il Monopolio e un'agenzia che ci darà delle informazioni preventive sulle scommesse a livello mondiale, per capire se emergono delle anomalie durante la settimana".

Un po' come Federbet, il sistema utilizzato in Spagna.
"Sì, esatto. Stiamo studiando questo meccanismo perché riteniamo che possa aiutare l'attività di contrasto. Poi ogni dirigente e tesserato deve sapere cosa rischia, ci auguriamo che ci siano delle sanzioni sia in termini di giustizia spotiva che ordinaria più dure fino ad arrivare al sequestro cautelativo e alla confisca dei beni. Questo ci farebbe fare il salto di qualità. Chi va incontro a dei reati deve sapere che non smette solo di giocare a calcio, ma anche incontro al sequestro cautelativo. Così si può contrastare ancora meglio il fenomeno. Inoltre mi preme sottolineare una cosa...".

Prego.
"Incontri come quello che si terrà oggi sono utili a sensibilizzare, ciò che produrrà effetto per davvero sarà il gioco di squadra tra società all'interno della Lega e tra la Federazione e gli organismi di Polizia, con sullo sfondo la collaborazione tra magistratura ordinaria e sportiva".

La serie B e il mercato, a gennaio tanti movimenti. E qualche sorpresa.
"Il mercato è un indicatore di salute. Ed è importante che abbia vivacità, ovviamente entro i parametri imposti. Vedo però ancora un saldo negativo tra serie A e B, perché pochi giocatori fanno il salto di categoria. Bisognerebbe aumentare la formazione dei ragazzi. Mi auguro che i dirigenti di A guardino con maggiore obiettività ciò che riesce a produrre la serie B piuttosto che andare all'estero. Si è distinto il Milan in questi anni, prima con El Shaarawy, poi con Salomon e infine con Saponara. Ecco, i rossoneri hanno avuto sensibilità rispetto al sistema italiano. Un po' come il Palermo, che ha pescato dalla Lega Pro Belotti. Non avvertiamo concorrenza tra leghe. Anzi, ben venga la riapertura di una frontiera e serbatoio importante come la Lega Pro, ma il processo è ancora da completare".

Come si comporta la Lega serie B invece dinnanzi a realtà che hanno problemi economici, come il Siena oppure il Bari?
"Le società di B hanno intrapreso un percorso di risanamento che è ancora lungo. È nella loro volontà però rimettersi in carreggiata. Quando il club è in difficoltà a livello economico lo è anche in campo. Con Covisoc abbiamo un monitoraggio costante delle società".

Serie B: Palermo - favorito - a parte, come la vede?
"Facile dire che il Palermo sia favorito, ma mancano ancora diciotto giornate. I rosanero devono conquistarsi ogni sabato i tre punti, nessuno fa sconti ed è normale che sia così. Al di là della mini fuga c'è ancora un percorso lungo davanti. Dietro il Palermo c'è una schiera di squadre che - alcune prevedibilmente e altre sorprendentemente - si giocheranno fino in fondo la promozione anche attraverso i playoff allargati, un argomento di maggiore interesse. Sono convinto che anche quest'anno tutti giocheranno per i loro obiettivi - di massima e di minima - sino alla fine. Quindi mi aspetto coraggio, tensione agonistica e vivacità. Spero ci siano sempre meno partite che finiscono 0-0, chi interpreta bene la nostra categoria è una squadra che va in campo per giocare bene, divertire e divertirsi".

Restando in Sicilia c'è una realtà che sta sorprendendo tutti. Il Trapani. Una città in festa, da molti anni.
"Una realtà molto positiva a tutto tondo. Per la società che è ben organizzata anche economicamente, per l'ambiente e la tifoseria che poi è un'intera città che si trasferisce allo stadio per accompagnare la squadra ogni settimana. Il Trapani se la giocherà fino alla fine per i playoff. Un fattore interessante e positivo. Aver mantenuto l'ossatura che ha consentito di passare dalla Lega Pro alla B ha premiato, la gestione tecnico-finanziaria è perfetta. E oggi chi va a giocare a Trapani lo fa con entusiasmo e consapevole di andare in una bella realtà".

Abodi e gli obiettivi futuri: la poltrona della Lega serie A?
"L'obiettivo, per i prossimi tre anni, è migliorare giorno dopo giorno il contesto della B, mettere in sicurezza il bilancio delle società e dare reputazione e credibilità al campionato. Vogliamo fare in modo che i nostri progetti, a cominciare da B Futura, prendano piede. Per migliorare le infrastrutture. È finito il tempo delle presentazioni, ora è il momento di fare. Abbiamo grandi margini di miglioramento, ma le Leghe si parlano troppo poco. Per fortuna il rapporto tra Lega A e Lega B si è intensificato, ci sentiamo una Lega di servizio, funzionale alla serie A".

La B continuerà a giocare a Natale anche nei prossimi anni?
"Sì. Dobbiamo essere noi a metterci al servizio della gente e non la gente al nostro servizio. E chi pensa che sia più importante fare le vacanze di Natale piuttosto che giocare, può scegliersi un'altra categoria".

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