Clamoroso: bando ripescaggio in B da annullare. Il Matera: "E' illegale"
Federazione, Tavecchio e Lega di serie B senza pace. Ieri scadevano i termini per presentare domanda di ripescaggio al campionato cadetto ma il bando sarebbe da annullare o, almeno, da invalidare. Pasticcio clamoroso da Via Allegri che, tralasciando il nuovo format della Lega Pro a 60 squadre girone unico, hanno aperto i termini di iscrizione ufficialmente a tutti i club di Lega Pro ma, successivamente, rifacendo appello ai criteri della 171/A resterebbero fuori quasi la metà degli attuali club di Lega Pro. Per non entrare nel legale e spiegare come stanno i fatti, la FIGC ha conservato i criteri (oggi non attuabili) di quando la Lega Pro aveva il vecchio format e adesso non ha considerato che chi oggi è in Lega Pro, lo scorso anno era in serie D o Lega Pro seconda divisione. Il Matera si è reso conto del clamoroso autogol della Federazione ed è intervenuto come controinteressato nel procedimento aperto dal ricorso del Novara Calcio al CONI, con il quale i piemontesi ha impugnato il C.U.
n. 56/A (ovvero quello con cui viene indetto il nuovo bando di concorso -pubblicato dalla FIGC lunedì scorso- con il quale si prevede che "le società che abbiano interesse a candidarsi per l'integrazione dell'organico del Campionato di serie B 2014/2015 dovranno documentare entro il termine perentorio del 25 agosto 2014, ore 13.00 di essere in possesso dei requisiti di ammissione a detto campionato previsti dal Sistema delle Licenze Nazionali").
Con l'intervento odierno il Matera contesta i principi del C.U. 171/A (ovvero quelli che il Collegio di Garanzia aveva ritenuto di non dovere applicare, ma che sono stati riproposti nel C.U. 56/A), poichè tali criteri non gli sono applicabili e dunque non può essere computato ai fini della classifica finale (in quanto i criteri prevedono l'ipotesi che partecipino alla procedura solo società retrocesse dalla serie B e che abbiano partecipato al campionato di Lega Pro 1 Divisione nella stagione 2013/2014 e, in questo modo, preclude la possibilità alle "società che abbiano interesse a candidarsi").