Cavese, situazione delicata e complicata
Il calcio a Cava de' Tirreni rischia ancora di sparire nel suo novantacinquesimo anno con la USD Cavese che è in difficoltà per quanto riguarda l'iscrizione al campionato di Serie D, e la sua tifoseria appare più preoccupata. Già bocciata dalla CovisoD per aver effettuato l'iscrizione online senza poter offrire le garanzie economico-finanziarie, la società ha tempo fino al 22 luglio per proporre il ricorso, ma dovrà allegare liberatorie, tassa e fideiussione: una corsa contro il tempo. Avrebbe provato a fare il miracolo il direttore generale Gianluigi Lippiello, ma è venuto a mancare alla sua cordata un imprenditore che avrebbe potuto o dovuto coprire un cinquanta per cento della somma necessaria, e le possibilità che lo strappo venga ricucito non sono poi tante.
In attesa ci sarebbe poi un'altra cordata, guidata da Giuseppe Giugliano, che spera di poter dare un senso al proprio dichiarato interesse di rilevare la Cavese, ma anche lì sarebbe una corsa contro il tempo. Perdere una società con un passato glorioso sarebbe grave per Cava de' Tirreni sportiva, soprattutto perché già tre anni fa in questa città non era stato possibile salvare il professionismo con l'esclusione della SS Cavese, quindi una seconda sparizione in pochi anni sarebbe fin troppo difficile da digerire. La speranza? Se il calcio metelliano non potesse ripartire dalla D, quantomeno potrebbe permettersi una serie inferiore, ma l'orgoglio di chi ha a cuore le sorti del calcio metelliano fino all'ultimo potrà ancora salvare qualcosa.