Business e calcio: il rinnovo di Icardi può diventare un caso
In un'era in cui calcio e business viaggiano sempre più a braccetto, risulta impossibile l'esercizio di dedicarsi ad uno di questi due aspetto senza tenere in considerazione anche l'altro. Non fa eccezione la situazione dell'Inter, alle prese con il delicato rinnovo di contratto di Mauro Icardi. Stella designata da Thohir come l'alfiere del futuro del club, l'argentino sta trattando da diverso tempo il suo rinnovo di contratto con la società nerazzurra. Lo scoglio sino a questo momento insormontabile è legato alla fruizione dei diritti di immagine del giocatore, sul modello di quanto avviene già da diverso tempo nelle più importanti società d'Europa. Se fino ad oggi questi sono stati a totale appannaggio dell'entourage del giocatore, l'idea dell'Inter è di tenere il 50% dei proventi pubblicitari derivanti dal proprio numero 9, adeguando l'attuale ingaggio è prolungando di una stagione la scadenza attuale fissata per giugno 2018. Prospettiva che l'entourage di Icardi accetterebbe di buon grado solo se affiancata ad un cospicuo incremento degli emolumenti attualmente percepiti.
Nonostante l'ottimo lavoro sin qui svolto da Ausilio, la trattativa non decolla, e lo snodo fondamentale arriva da un'indiscrezione piuttosto concreta che vorrebbe i rappresentanti dell'argentino in trattativa con un brand direttamente concorrenziale rispetto ad uno degli sponsor dell'Inter. Situazione difficile da gestire e che rischia di ritorcesti contro al club milanese proprio in un momento decisivo per la costruzione del proprio domani. Un futuro che non può prescindere da Icardi, blindato in estate nonostante offerte prossime ai 30 milioni di euro, ma che di conseguenza impone sviluppi immediati e positivi. Gennaio incombe, e la legge del (calcio)mercato è uguale per tutti.