Torino, El Kaddouri: "Mai detto che voglio far bene qui per tornare a Napoli"
Il centrocampista del Torino Omar El Kaddouri ha incontrato oggi i media presso la Sala Conferenze dello stadio Olimpico per presentare la sfida di domenica prossima contro la Lazio. Queste alcune delle sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale del club granata.
"Con Farnerud abbiamo scherzato un po' sull'attribuzione del gol di Genova, ma alla fine l'importante non è chi segna ma il fatto che il Toro faccia punti. Sabato abbiamo sbagliato diverse occasioni, poi abbiamo trovato la rete in modo fortunato. Ma il risultato è stato meritato perchè abbiamo creato gioco e costruito molte occasioni da gol. La Lazio? E' una grande squadra e ha calciatori di livello mondiale: sono in un periodo delicato ma hanno la capacità di gestire questi momenti. Li ho visti contro il Napoli e hanno pagato un po' di sfortuna, ma hanno giocato molto bene a calcio. Forse sono in un periodo di crisi di risultati, ma non certo di gioco".
"Io non ho mai detto che voglio far bene qui per tornare a Napoli, ma che voglio dimostrare quanto valgo per riscattare la scorsa annata che non mi ha visto protagonista. Il mio futuro? Se ne parlerà a fine stagione".
"Come affronteremo la Lazio? Il mister ha studiato con attenzione l'avversario, come sempre. Oggi lavoreremo sul video e prepareremo le contromosse. Contro il Genoa abbiamo interpretato molto bene il match e vogliamo ripeterci anche domenica prossima".
"Siamo consapevoli che possiamo giocarcela contro tutti, anche contro una squadra importante come la Lazio, che a mio avviso è tra le 5/6 squadre più forti della serie A".
"Il Mondiale? E' il sogno di ogni calciatore. Mi dispiace che non siamo riusciti a qualificarci, ma sicuramente seguirò il sorteggio. I favoriti? Spagna, Germania e Brasile, che gioca in casa. Poi, come in ogni Mondiale ci sarà qualche sorpresa, penso a Colombia e Belgio che stanno giocando un ottimo calcio".
"Io uno dei primi a ricordare Mandela su Twitter? E' stato tra le persone più importanti della storia e ci tenevo a ricordarlo, come hanno fatto in tanti".