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Tevez-Jovetic: Marotta lancia due segnali (non di fumo). Classifica: i cinque Ds più bravi d'Italia. Delli Carri record: primo buco di bilancio. Palermo, ama Rino! Ps: Welcome to Castiglioncello...

di Michele Criscitiello
Nato ad Avellino il 30-09-1983, vive e lavora a Milano dal 2005 dove dirige la redazione calcio di Sportitalia. Direttore di TuttoMercatoweb. Organizzatore e presentatore del Gran Galà del Calcio A.I.C.
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© foto di Federico De Luca

È la settimana della svolta. Le basi sono state gettate in questo week end e la Juventus ha capito - già lo sapeva - di avere in pugno l'attaccante della Fiorentina Stevan Jovetic. I Della Valle, invece, hanno capito - ma anche loro lo sapevano - che questa operazione la comanda Ramadani. Quando il mercato è in mano ai procuratori... Brutto da dire ma è così. Jovetic è virtualmente bianconero da almeno 6 mesi. Ramadani non ha ancora autorizzato il rinnovo di Adam Ljajic e non lo farà fin quando non avrà "liberato" Jovetic. Traduzione: Pradè è costretto a scendere a miti consigli perchè, comunque andrà, i viola perderanno Jovetic. 30 milioni sul piatto non li vedranno mai. Per questo, ve lo diciamo da fine maggio, la Fiorentina sta puntando Manolo Gabbiadini. Piace a Montella e il Presidente Cognigni è in ottimi rapporti con Silvio Pagliari, agente del calciatore. Non è detto che rientri tutto il cartellino (valutato 12 milioni di euro). Ci sarebbe da tenere in considerazione sempre la metà di Marrone ma non si arriverebbe alla cifra indicata dai Della Valle. Circa 25 milioni di euro, a 30 non ci arrivano. Marotta dovrà dare un'accelerata anche all'operazione Tevez. È vero che in un mese ha accumulato un vantaggio importante, ma anche il Trapani un anno fa aveva un vantaggio non indifferente sulla seconda e alla fine non ha raggiunto il traguardo. Questo significa che la Juve deve sbrigarsi, non può fallire. Per una questione tecnica ma, oggi ancor di più, per una trattativa morale. Se Marotta perde Tevez, gli auguriamo non vada al Milan. Sarebbe uno schiaffo mostruoso. Su Twitter, spesso, ho il piacere di dialogare con i tifosi, la gente, il popolo. I sostenitori della Juventus sono i sostenitori dell'Italia, 14 milioni di cuori bianconeri sparsi per il Mondo. Un'enormità. Gente educata ma convinta. Convinta che Marotta abbia fallito per due anni consecutivi il mercato della Juve. Io rispondo che ha fallito il primo anno ma al secondo e terzo ha fatto grandi cose e il campo, gli scudetti, lo hanno premiato. Il tifoso vuole sempre di più. Sogna più con il top player che con i gol dei centrocampisti. Siamo nella fase più acuta della malattia del mercato. Alla Juve servono due difensori, uno sarà Ogbonna, un laterale di sinistra e due attaccanti: potrebbero andare bene Jovetic e Tevez con Llorente punta centrale del tridente. Hai detto nulla? Staranno pensando i lettori. Sì, perchè la Juve adesso deve competere nel Mondo e non solo in Italia dove il livello si è abbassato come l'acqua dei navigli a Milano in pieno agosto.
Marotta è di sicuro nella lista dei Direttori Sportivi italiani più bravi, merita di stare nei primi 5. Galliani non è un DS e citarlo sarebbe riduttivo e, forse, anche offensivo. Tra Ds e Dg chi merita la top five è Pietro Leonardi che a Parma sta facendo i miracoli, sul campo e dietro la scrivania. La giocata Belfodil-Cassano più una barca di soldi è roba da far arrossire tutti i colleghi. Per un Direttore questa operazione equivale ad una punizione di Maradona sotto l'incrocio dei pali, con Tacconi in porta. Bravo Leonardi. Nella lista non possiamo inserire neanche Gino Pozzo dell'Udinese, perchè il Presidente non è un Direttore anche se la mente del mercato è lui. I collaboratori, Giaretta e gli amici che lo circondano sono perfetti per supportarlo a costruire ogni anno tre squadre competitive in giro per il Mondo. Non può mancare nella lista Pierpaolo Marino dell'Atalanta. Un lusso per la Dea, un Direttore Generale di questo livello. Vende a prezzi assurdi, acquista con le noccioline americane. Talento allo stato puro e uno dei fantasmi del calcio: fantasma perchè una persona così genuina, in questo mondo appare invisibile. La fortuna di Percassi è Marino! Nella lista aggiungiamo anche Stefano Antonelli, retrocesso con il Siena ma promosso sul campo e tra gli addetti ai lavori. Ha fatto cento miracoli in 10 mesi, dalla scoperta di calciatori sconosciuti, alle plusvalenze per la società toscana fino ad una salvezza sfiorata. Tifiamo per l'iscrizione del Siena ma Antonelli, in un anno di lavoro, ha dimostrato a tutti che con idee e concretezza si può fare calcio ovunque. Marotta, Leonardi, Marino, Antonelli e... ci manca il quinto. Ha iniziato un ottimo lavoro Carlo Osti, alla Sampdoria. Quando è arrivato ha trovato tanti buchi neri, poco alla volta con il lavoro li sta trasformando a colori. Osti è un Direttore serio e preparato, ha perso la calma quando ha accettato sfide impossibili, come Lecce, ma se lasciato tranquillo porta con gran classe la nave in porto. Volete il quinto? Non è Daniele Delli Carri del Genoa, al massimo dobbiamo capovolgere la classifica. Come funziona in Italia? Retrocedi senza appello e mantieni la categoria. Prime vittime del "sistema" Delli Carri. Un buco nel bilancio con le buste da far venire i brividi. Roba da pazzi. Va allo scontro con Udinese, Palermo e Bologna per sfidarli alle buste e poi perde tutti i calciatori e fa piangere il responsabile finanziario del club; da non credere. Bluffa anche sui contenuti delle buste che si sarebbero aperte poche ore dopo. Dalla lampada di Aladino esce lui. Il quinto nome, dei migliori Ds italiani, è quello di Daniele Pradè. Dalla depressione del dopo Prandelli e Corvino, con intelligenza ha ridato entusiasmo ad una grande città. Pradè è il simbolo dei Direttori Sportivi che lavorano per merito e non per raccomandazione. Il campo gli ha dato ragione, Firenze, il tempo gli ha restituito i meriti, Roma. Vede lungo e ha la classe di chi è consapevole che il lavoro paga sempre. Umile e disponibile potrebbe aprire un'università per tanti colleghi. Oppure c'è sempre la possibilità di ricorrere alle lezioni private, sempre se pagano...

Un grande in bocca al lupo a Rino Gattuso, nuovo allenatore del Palermo. La Sicilia, in questi giorni difficili, ha scoperto di aver perso un simbolo della propria squadra ma scoprirà presto di aver trovato un grande uomo e un signor allenatore. Gattuso è l'ideale per Palermo. Anche quando un occhio lo aveva abbandonato, lui non ha mai abbassato lo sguardo di fronte a nessuno. Ha accettato Palermo gratis, perchè se non fosse andato in Sicilia avrebbe guadagnato 756.000 euro a Sion, senza fare nulla. Gattuso è un generoso. Correva per la squadra, lavorava per amici e parenti. Ha grandi idee tecniche e tattiche. Ancelotti il suo riferimento, Riccio (il vice) il suo alter ego perfetto. Palermo lo amerà, forse già lo ama. Perinetti ha scelto il meglio, così come aveva fatto con Sannino. Si è costruito l'immagine di duro; a lui piace ma non è la sua faccia. Fuori dal campo e lontano dalle telecamere è un buono! L'ho conosciuto nel periodo più difficile della sua vita. Credeva di aver smesso col calcio, era convinto di avere un male incurabile. Eppure non ha mai mollato. E' tornato in campo, quel pomeriggio a Parma, ed era gonfio per le medicine prese. Ha saputo combattere, prendeva ogni giorno il treno per Bologna per sottoporsi alle cure. E' tornato, credeva di aver smesso per sempre con il calcio. Il Palermo che è caduto non poteva non ripartire da chi è caduto e si è rialzato. Mettete la faccia di Gattuso sugli abbonamenti del prossimo anno.

Ps Vi saluto ma vi invito tutti a Castiglioncello, in Toscana, il 4 e 5 luglio per la grande kermesse di Tuttomercatoweb. Il 4 luglio ci sarà la Top 11 di serie A dei calciatori rivelazione del torneo. Lo scorso anno premiammo Gabbiadini, El Shaarawy, Mudingayi e tanti altri; portiamo bene. Quest'anno ci saranno mille sorprese, cento direttori sportivi e tutte le squadre promosse in A e B. Spostiamo il calciomercato al mare. Evviva! Io dico che vado per lavoro, in teoria mi vado a rilassare. La serata la condurrò con Alessia Ventura, pensate voi che sacrificio che devo fare. Diego Panicucci ha preparato tutto da un anno, lui è il deus ex machina di Castiglioncello. Organizza (tradotto paga) Tuttomercatoweb. Se non è pacchia questa cari operatori di mercato... ditemi voi dov'è il Paradiso!

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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