Per il Torino con la Lazio un'altra occasione per fare il salto di qualità

© foto di Federico Gaetano

La squadra di Ventura in casa ottiene risultati parecchio positivi: infatti ha conquistato dieci dei sedici punti che ha perdendo solo con la Juventus, vincendo due delle tre partite dove finora si è aggiudicata l'intera posta e pareggiando le altre quattro. Per correttezza nella valutazione va ricordato che il Torino ha subito torti arbitrali e ha dovuto fare i conti con parecchi infortuni, però va anche detto che due vittorie le ha ottenute con il Sassuolo, al suo debutto assoluto in serie A, e con il Catania che occupava, come ancora oggi, l'ultimo posto della classifica, e per quel che riguarda i quattro pareggi tre sono stati con formazioni che universalmente sono considerate più forti Milan, Inter e Roma e uno con il Verona che, al suo ritorno nella massima divisione dopo undici stagioni di cui quattro in Lega Pro, sta disputando un buon inizio di stagione avendo conquistato ventidue punti in quattordici giornate; lo scorso anno il Torino, anche lui di ritorno da tre campionati di serie B, dopo lo stesso numero di gare aveva sei punti in meno. Il prossimo avversario del Torino la Lazio invece finora in trasferta non ha mai vinto: tre sconfitte con Juventus, Roma e Atalanta e quattro pareggi con Sassuolo, Milan, Parma e Sampdoria.

E' possibile quindi affermare che i granata hanno l'opportunità di dimostrare di aver trovato il giusto equilibrio nel gioco, comprovato dal fatto che in questa stagione stanno segnando come non capitava loro da ventinove anni, e la continuità per ottenere quei punti, in qualche occasione quest'anno gettati stoltamente alle ortiche, che gli permetterebbero di scavalcare la Lazio e lasciare la zona della classifica che non garantisce il necessario distacco per non preoccuparsi di chi sta alle spalle e di effettuare il balzo in avanti per accedere alla parte sinistra della graduatoria. La Lazio ha al passivo tredici reti incassate (media 1,85) lontano dalle mura amiche a fronte di sette realizzate (media 1), mentre il Torino in casa ha preso nove gol (media 1,28) e fatti quindici (media 2,14), quindi tutto fa pensare che con un po' di attenzione la squadra di Ventura possa evitare che l'avversario segni e mantenendo la verve realizzativa aggiudicarsi i tre punti, non facilissimo da ottenere con la Lazio, che ha giocatori del calibro di Klose, Hernanes e Candreva, però i biancocelesti stanno attraversando un periodo di difficoltà e quindi per il Torino dovrebbe essere più facile affrontarli e imporre il proprio gioco.

In vista della partita di domenica pomeriggio Ventura forse non potrà contare su Bovo, che nella scorsa gara con il Genoa ha rimediato un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro e anche ieri ha svolto un allenamento differenziato, però ritrova Rodriguez che ha superato il problema al polpaccio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per un mese. Ovviamente anche Larrondo non sarà convocato poiché è sempre alle prese con il recupero dall'infortunio. Comunque più soluzioni non mancheranno al mister granata per fermare Klose e compagni. E' quasi scontato che in attacco ci saranno Cerci, largo a destra, e Immobile con alle spalle El Kaddouri, mentre a centrocampo fare a meno di Farnerud, che si sta dimostrando elemento di grande valore per temperamento e visione del gioco, sembra impossibile, così come di Vives piazzato a fare da frangiflutti davanti alla difesa. Basha, Brighi e Gazzi più che Bellomo si giocano un posto da titolare in mediana a differenza di D'Ambrosio e Pasquale che dovrebbero essere confermati nel ruolo di esterni-terzini a seconda delle fasi del gioco, con Darmian, Glik e Moretti a comporre la difesa davanti a Padelli.