Milan: la settimana calda di Allegri
Fonte: Marco Signorelli per qsvs.it
Gli esoneri in casa Milan non sono eventi così ricorrenti come in altre società. Basta spostarsi di qualche isolato, ad esempio, per vedere la lunga lista di allenatori che si sono avvicendati sulla panchina dell'Inter negli ultimi vent'anni. Al contrario, nella gestione Berlusconi, iniziata 27 anni fa, ci sono solo tre precedenti, e anche per questo è facile ricordare i loro nomi: Tabarez, Zaccheroni e Terim.
Bisogna anche dire però che non è consueto per il Milan ritrovarsi, dopo undici giornate, con appena dodici, punti in classifica, distaccato di sedici dalla zona Champions League: una stagione già compromessa.
Per questo, nonostante la storia sia dalla sua parte, Allegri sa che il rischio di rientrare nel gruppo dei pochi eletti che hanno subito il licenziamento per volere presidenziale esiste.
La scelta definitiva spetta ovviamente alla proprietà, la stessa che a giugno ha confermato, e ribadito con un comunicato, la fiducia al tecnico, e che deve decidere ora se perseverare, con il rischio di vivere un calvario lungo altri sei mesi, oppure affidare la squadra a qualcun altro, un'eventualità che, se possibile, racchiuderebbe ancora più incognite.
Il primo impegno ufficiale dopo la sconfitta con la Fiorentina di certo non aiuta, forse per questo più della trasferta di Barcellona conterà quella di Verona contro il Chievo. Perfino Adriano Galliani, che lo ha sempre difeso e sostenuto, ammette ora che, per quanto il momento sia oggettivamente difficile, tutti gli allenatori dipendono dai risultati, anche Allegri.
