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LIVE TMW - Moratti: "Ecco il mio undici ideale. Recoba non può mancare"

di Gaetano Mocciaro
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© foto di Giacomo Morini

23,08 - Massimo Moratti si congeda salutando il pubblico nerazzurro: "Sembra stupido ma un tifoso che ti saluta dopo una sconfitta mi ha aiutato anche nei momenti più difficili. Il sostegno e la fiducia che avevano i tifosi mi ha aiutato e io sono debitore con loro". Con queste parole si chiude la trasmissione.

23,05 - Formazione tipo, esclusa la grande Inter degli anni '60 e quella del Triplete: "Zenga in porta, Brehme e Roberto Carlos terzini. Bergomi, Passarella e Cordoba centrali. Matthaus per forza e Ince in mediana. I tre attaccanti: senza dubbio Ronaldo, Ibrahimovic e per non offendere nessuno direi Recoba, che tutti sanno che è una mia mania".

23,04 - Moratti sulle squadre a cui è più legato: "Ovviamente quelle di mio papà e quella del Triplete".

23,00 - Massimo Moratti e la reazione della famiglia alla cessione: "Mia moglie critica sempre, ma perché p costruttiva. La Bedy certamente non è felicissima, ma non si esprime e i miei figli seguono la cosa anche perché è possibile che in questa nuova società abbiano da fare, quindi seguono con attenzione".

22,59 - Sui talenti di casa Inter: "Occhio a Ruben Botta, è un buon giocatore".

22,55 - Sul campionato: "In queste ultime tre partite non siamo stati baciati dalla fortuna ma abbiamo anche fatto degli errori. Mazzarri è una persona molto reattiva messa in un ambiente nuovo. È molto apprezzato dai giocatori".

22,50 - Su Messi: "C'è stata solo una mia battuta, ogni tanto mi manda la sua maglia firmata perché avevo detto guardandolo 'questo è fortissimo'. Abbiamo tentato ma lui era molto legato al Barça perché l'aveva aiutato quando lui era in difficoltà. E sarebbe stato brutto anche da parte nostra separarli".

22,45- - Su Ronaldo: "Nessuno credeva che fosse possibile prenderlo, era considerato un acquisto impossibile. Questa mancanza di concorrenza ci ha aiutato. Poi l'abbiamo venduto non più integro ricevendo il doppio di quanto speso. Poi in termini di sponsor oltre che per popolarità siamo stati ripagati. Ronaldo è stato un grande affare".

22,39 - Moratti e l'identikit dell'investitore: "Difficile trovare in Italia un socio che abbia la volontà e la possibilità. L'estero aveva il vantaggio a mio avviso che non fai la fatica di cercarti un mercato se ti portano un mercato loro"

22,37 - Moratti descrive Thohir: "Persona tendenzialmente allegra, quindi fa simpatia. Certamente è ambizioso e questo fa bene. E poi è un lavoratore, si da da fare dalla mattina alla sera e ha grande volontà. Ha molto senso dell'amicizia e ha con sé due soci che sono amici da oltre 25 anni e mi sembrano due persone diverse ma molto interessanti. Il gruppo mi sembra possa dare molto. La loro possibile difficoltà è quella di vivere lontani, ma se ne rendono conto. Non vogliono essere invadenti, fare la figura dei prepotenti".

22,32 - Moratti sulle vittorie: "La partita di Madrid l'abbiamo affrontata con una serenità, una sicurezza di vincere incredibile, mentre a Siena fu un tormento. Gli scudetti più belli? Mi ricordo quell'ultima giornata a Parma. Quel campionato vinto nel secondo tempo fu fantastico, una gioia infinita. Ma anche la prima coppa Italia vinta, anche perché arrivò in contemporanea del 3-3 del Milan in finale di Champions e il nostro trofeo fu valorizzato".

22,25 - Moratti sul marketing indonesiano: "Vedere tanto entusiasmo quando abbiamo fatto il tour in Indonesia ha aiutato molto"

22,20 - Su un suo futuro nei quadri dell'Inter: "Essendo abituato a un ruolo di responsabilità è difficile assumere altri ruoli. Questi signori molto cortesemente, pensando che sia la cosa giusta, mi chiedono di restare. Allora vedremo..."

22,15 - Sull'idea di cedere: "Dopo il Triplete ci fu un anno a mio avviso buono, considerato che avevamo cambiato allenatore e si era creato un clima strano. Chi era arrivato aveva un po' fastidio di quello che è successo nel passato. In quel momento cominciai a pensare che tutte le esperienze erano state fatte e pensai fosse bene guardarsi in giro. E poi non è leggerissimo sostenere una squadra al 100%. C'era l'opportunità interessante con i cinesi, che volevano costruire uno stadio. Era stato firmato persino un contratto ma la cosa poi non andò avanti, allora pensai a un socio. Si sono fatti vivi questi signori che l'hanno fatto con un entusiasmo tale che un po' ci ha preso e poi hanno un mercato notevole che può aiutare a sviluppare il marchio Inter, il che non fa male".

22,12 - "Chi supporta la società sono i tifosi".

22,09 - Sempre Moratti: "Quello che il pubblico chiede davvero è un segno da parte della Società e l'Inter è sempre stata sinceramente molto diversa sotto il profilo dell'attaccamento. Ogni tifoso si sente partecipe a quello che stai facendo e tu devi dare un marchio a quello che stai facendo. Racconto un aneddoto: mi dicono di non acquistare giocatori di colore perché sembrava che a qualcuno della curva non piacesse. Io cosa ho fatto? Magari anche un po' per provocare, presi Ince. Il concetto era: se uno è forte non cambia nulla. Risultato? Ince fu uno dei giocatori più adorati dai tifosi".

22,03 - Ecco le prime parole di Moratti che commenta il video introduttivo: "Partiamo da Internet, il merito è di mia moglie che è informatica e insisteva su sta cosa e ha detto: facciamola! Il resto è capitato, a furia di insistere molte cose sono andate bene. Divertente il precedente degli undici stranieri. Il punto per il quale sono più orgoglioso è quello che ha fatto contento il pubblico".

22,00 - A Mondo Inter si assiste al congedo di Massimo Moratti. In onda sul sito ufficiale del club un excursus dei 18 anni dell'ormai ex patron nerazzurro, a cominciare dalle prime iniziative lanciate: fu lui a dare a una squadra italiana il primo sito Internet, fu lui a suggerire la numerazione fissa con i numeri.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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