Inter, nessun ripensamento: gli sviluppi di un affare già fatto
Un affare già fatto, ma che torna incredibilmente in dubbio per la maledizione dell'infermeria che sembra avere colpito l'Inter anche a distanza.
Ruben Botta sembrava poter essere considerato la prima idea lungimirante in vista della prossima stagione, un campionato che sa di rifondazione e che sarebbe potuto partire anche dal dribbling e dai piedi del leader del Tigre. Una serie di condizionali giustificata dal duro responso fornito dai medici argentini in seguito allo scontro in copa Libertadores: una sassata identificata dalla rottura del crociato e del menisco del ginocchio che costringerà il classe '90 ad almeno sei mesi di stop.
Difficile pensare che da casa Inter si possa definitivamente ricusare un affare già definito, e le dichiarazioni di Stramaccioni, Ausilio e del padre del ragazzo supportano questa tesi; più probabile ritenere invece che i nerazzurri partecipino attivamente al recupero del loro investimento magari ritardandone il tesseramento complice la sua concomitante scadenza di contratto con il suo attuale club. Secondo il regolamento FIFA, in particolare in riferimento all'articolo 18, l'acquisizione di Botta non corre alcun rischio se esiste un pre-contratto già firmato dalla squadra acquirente come a noi effettivamente risulta.
Il rientro dell'agente Sergio Levinton da Cuba avvenuto nel weekend potrebbe sbloccare la situazione, magari sfruttando il rapporto con l'intermediario Fernando Hidalgo che ha gestito l'operazione e vanta relazioni privilegiate con la dirigenza interista per via dei tanti assistiti che negli ultimi anni hanno vestito la maglia dell'Inter.
Il matrimonio si farà, troppe le squadre anticipate per la chiusura di un colpo in cui l'Inter crede ancora ciecamente.