Gioiello a perdere: quando Cavani poteva andare alla Juventus
Chiariamo subito un equivoco: la Juventus voleva assolutamente Edinson Cavani. Antonio Conte era il suo primo fan nello scorso mercato, quando a marzo aveva chiesto solamente lui e Asamoah per rinforzare la Juventus. In effetti, guardando la formazione bianconera, solo il ghanese ha trovato con regolarità il posto da titolare, oltre a Giovinco che però è stato il sostituto - un po' forzato come paragone, ma è così - del mancato arrivo di Edinson Cavani. Paul Pogba era una scommessa (vinta), Lucio anche (persa), Peluso è arrivato a gennaio, Bendtner sorvoliamo, Anelka pure. Isla non è pervenuto, ma sarà riscattato per due motivi: i buoni rapporti che intercorrono con l'Udinese in primis, secondariamente perché Lichtsteiner potrebbe essere sacrificato sull'altare Ibrahimovic. Insomma, Conte l'aveva detto chiaramente: "Voglio Cavani". Fatti due conti, inizialmente, era quasi impossibile. Ma considerando le spese per Asamoah e Isla (36 milioni, seppur in due anni), Giovinco (11 milioni che diventano 20 se fosse stato riscattato dal Parma), Lucio, Gabbiadini, Bendtner e compagnia i soldi sarebbero ben oltre i 70 milioni che sarebbero serviti a prendere Cavani - magari cedendo anche uno fra Matri e Quagliarella - senza grossi problemi.
Attenzione, il discorso non è così semplice, perché probabilmente la Juventus credeva di potere essere competitiva anche in Europa, per questa stagione, allargando la propria rosa al massimo com'è stato fatto, invece di puntare sul grande campione.
L'anno prossimo, invece, complice gli inserimenti di Manchester City e di Real Madrid sicuramente non sarà Torino la destinazione di Cavani. Come per Lavezzi, Aurelio De Laurentiis ha messo una clausola rescissoria per "lavarsene le mani", per non avere voce in capitolo qualora l'offerta irrifiutabile dovesse arrivata. La cartina tornasole sono le parole dello stesso presidente che, poco tempo fa, ha ammesso di avere rispedito al mittente un'offerta di 55 milioni di euro. Cosa sono 8 milioni di differenza per l'acquisto di Cavani? Nulla. Impossibile pensare che una tale, risibile, cifra possa avere fermato una società con una maxi proposta. Cavani era incedibile perché era già stato impacchettato Lavezzi al PSG, non per altri motivi. Ora, invece, Napoli può sperare di ritornare competitivi su tutti i fronti, a patto che i soldi del Matador dovessero venire ben reinvestiti.