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ESCLUSIVA TMW - Juliano: "Lampard sarebbe la ciliegina sulla torta Napoli"

di Elena Rossin
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Abbiamo intervistato in esclusiva Antonio Juliano, ex calciatore e dirigente sportivo che militò sempre nel Napoli, tranne nell'ultimo anno da calciatore che giocò nel Bologna, attualmente è opinionista della trasmissione televisiva "Napoli Number Two" in onda su Canale 34 e TeleNapoli. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra.

Con gli arrivi di Armero, Calaiò e del giovanissimo Radosevic, il Napoli si è rafforzato?
"Non è facile da direi perché quando dei giocatori giungono in un ambiente differente prima devono capire il modo di vivere della città e poi ci possono essere tante componenti che determinano il buon inserimento. C'è differenza fra giocare a Udine o a Siena o a Spalato, a Napoli c'è una pressione diversa rispetto alle altre città, quindi bisogna vederli all'opera lasciando loro il tempo di ambientarsi. Il Napoli sta facendo un campionato bellissimo, questo è fuori discussione, però penso che per competere ancora in maniera maggiore bisogna prendere giocatori importanti, ma non a gennaio bensì in estate. Un giocatore che a me sarebbe piaciuto vedere con indosso la maglia del Napoli e che forse poteva dare un aiuto in più è Lampard, ma non so se la società è disposta a spendere per un calciatore di questo tipo".

Il Napoli come altre squadre punta sui giovani un esempio è Radosevic, sempre che non si riveli come Vargas che non è riuscito a essere all'altezza delle aspettative.
"Bocciare definitivamente Vargas non è giusto perché ai giovani va lasciato il tempo per maturare, io l'ho visto giocare ed è bravo, ma come dicevo prima un conto è giocare nella propria nazione dove conosceva il tipo di calcio che si gioca, un altro è essere catapultato a migliaia di chilometri. Per giocatori del calibro, ad esempio, di Lampard cambiare nazione non crea problemi, ma per un giovane che deve ancora mettersi in evidenza ci vuole un periodo più o meno lungo per adattarsi. Se si va un po' indietro nel tempo gli stessi Lavezzi, Hamsik e Cavani al loro arrivo non si pensava che sarebbero esplosi come poi è accaduto, ma hanno avuto anche loro bisogno di un po' di tempo per ambientarsi. Giocatori che appena arrivati si sono dimostrati fenomeni sono ben pochi: qualche anno fa è accaduto con Maradona, oggi potrebbe succedere con Messi e Ronaldo, ma questi sono calciatori di un altro pianeta. E' evidente che il Napoli sta facendo una politica sui giovani e crede di poter fare bene lo stesso, ma se vuole competere al livello della Juventus deve cercare di prendere giocatori di valore differente".

Secondo lei visto l'andamento generale del campionato e quello del Napoli i partenopei possono riuscire a contendere alla Juventus lo scudetto?
"Molto dipenderà dalla Juve stessa: sono i bianconeri che possono perdere il primo posto piuttosto che le altre squadre conquistarlo. Se la Juve dovesse incappare in un periodo negativo le altre squadre dovrebbero approfittarne, ma finora quando è accaduto che i bianconeri rallentassero gli altri non sono riusciti a recuperare il terreno più di tanto, infatti ieri sera i bianconeri hanno pareggiato e nell'altro anticipo la Lazio ha perso. Il calcio è bello perché è strano. Adesso il Napoli sta facendo cose bellissime, ma ripeto ci vorrebbe qualche cosa di più per centrare meglio gli obiettivi, giocatori con esperienza che diano un contributo aiutando i giovani. Un ragazzo che ha qualità ha bisogno di giocare al fianco di compagni che gli insegnino come sfruttare al meglio le doti di base che ha".

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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