Ecco il puzzle degli allenatori: Strama, Mazzarri, Allegri, Conte e rispettive sistemazioni. Moratti e l'Inter: otto cose da sapere (e certificate...)
Se io avrei scritto così, l'ottimo editore di Tmw mi avrebbe già dato un calcio nel deretano. A Stramaccioni non accade.
Se sarei artefice di siffatti obbrobri grammaticali, voi attenti lettori avreste già chiesto il ricovero coatto. A Stramaccioni non accade.
Se scrivessi che il Paperopoli Calcio è a un passo dall'acquisto di Messi in cambio dei terzini Qui e Quo e del fantasista Paperoga, dovrei giustamente essere convinto con le buone (ma pure con due sganassoni) a far fagotto. A Stramaccioni non accade.
E, insomma, a una settimana dalla chiusura del baraccone e in attesa di capire chi tra Milan e Fiorentina acchiappa il posto che vale tanti osanna, 'na fraccata di milioni e un'estate per sognare sul mercato, siam qui ad assistere a cose che accadono e sembrano incredibili, ma forse semplicemente non sono così come ce le raccontano.
Su Strama ho già scritto la mia porcheria settimanale, ma per una volta forse è il caso di essere un filo più seri. A un anno dalla conferma ufficiale del mister Bean de noantri, siam qui a registrare la raffica di cattiverie che girano qua e là sul suo conto: "Inadatto ... incapace ... raccomandato ... senza idee ... disastroso nel gestire la partita ... è lì perché ha una tresca con la benzinaia di Appiano che poi è la sorella illegittima di Branca ... Datela a me l'Inter che con il mio 3-2-5 spacco i culi, altro che Strapipponi". Si percepisce in definitiva una sorta di recondita "invidia sociale" nei confronti di un tizio che "non era nessuno" e ha avuto "la grande occasione". E tutti all'inizio dicevano "viva Strama! Sono con te!" ma intimamente pensavano "che colpo di fortuna ha avuto questo qua, speriamo che almeno gli venga la cefalea a grappoli".
Ora, detto che mister "bene-bene" di errori ne ha fatti tanti, detto che spesso s'è fatto prendere la mano e ha vestito i panni di Bruce Willis che va sull'asteroide per salvare l'umanità, detto questo e quello, è significativo registrare come i più bravi e lucidi a capire la situazione siano stati A) I tifosi della curva nerazzurra (Strama escluso dalla contestazione delle dodici domande). 2) Il presidentissimo Moratti, cui quotidianamente tutti affiancano nuovi fantomatici allenatori e invece è stra-convinto di andare dritto per la sua strada.
Stra-convinto? C'è chi è pronto a scommettere che in realtà un sordido sondaggione per Mazzarri sia stato fatto. Chi scrive può garantire su otto faccende:
1) A oggi Moratti non ha interpellato o ha fatto sondaggi con alcun allenatore: né Mazzarri, neppure Zenga, men che meno con Allegri, nessuno di nessuno. Mancini? Per ora no.
2) Almeno due tecnici tra quelli "sotto i riflettori" si sono fatti avanti per dare la loro disponibilità a prendere il posto di Strama. Non l'hanno fatto direttamente ma tramite "amici degli amici".
3) Moratti è concentrato sulla faccenda "investitori esteri". Al momento c'è concreto interesse soprattutto da parte degli indonesiani, ma siamo ancora alla fase dei sondaggi e dei bacini-bacetti.
In ogni caso non è vero che il presidente abbia messo un limite temporale entro il quale chiudere eventuali trattative.
4) Leonardo tornerebbe molto volentieri all'Inter. Se ci riuscirà (gli impedimenti sono tanti, soprattutto di carattere economico) comunque non andrà a calpestare i piedi di Branca che continuerà a occuparsi del mercato.
5) Il dottor Combi gode della fiducia totale delle famiglie Moratti e Tronchetti Provera. In ogni caso il patron sta pensando di intervenire per ottimizzare e migliorare lo staff sanitario.
6) Le certezze di Moratti su Strama sono cristalline. Questo non toglie che attorno alla conferma ci sia una minima percentuale legata all'imponderabile. Come dire: Strama dormi sereno, ma occhio a come si muovono certi colleghi (compresi quelli che hanno appena perso il posto).
7) Il mercato dell'Inter prevede l'acquisto di un giocatore di primo piano. Non primissimo, primo. Sui nomi meglio aspettare (di sicuro si tenterà ancora per Paulinho).
8) Ad oggi non è arrivata alcuna offerta per Handanovic. Se il Barcellona metterà sul piatto 30 milioni il portierone partirà.
Dice: "Anvedi Biasin quante ne ha sparate 'sta settimana. S'è magnato du' chili di pane e volpe?". Certifico che tutto quello che ho scritto proviene da fonte interna e accreditata (questo messaggio si auto-distruggerà tra dieci secondi, praticamente il tempo che c'abbiamo messo per capire che Genoa-Inter sarebbe finita 0-0).
Altro in pillole (e qui siamo alle considerazioni non certificate).
1) Mazzarri ha legittime ambizioni, temporeggia all'infinito, ma così facendo rischia di perdere tutto l'affetto accumulato in tanti anni di Napoli. Opinione personale: uno che spera così tanto di andare via... è meglio se va via.
2) Allegri resta in bilico. Non è una questione di conquista del terzo posto. Semplicemente le parti (Berlusconi e allenatore) sanno che un'eventuale conferma potrebbe trasformarsi in bufera al primo inciampo nella nuova stagione. Solo Galliani può fare il miracolo (spesso ci riesce), altrimenti per Max è già apparecchiato il Colosseo.
3) Oggi Conte incontra la Signora. Sarà molto chiaro su quello che vuole. La conferma è scontata ma attenzione: Antonio pretenderà totale autonomia sul mercato. Se il club si mette di traverso (difficile) potremmo assistere alla classica "fumata grigia".
Io, amici cari, avrebbi terminato. Se ci sarebbe la possibilità di ringraziarvi per le belle cose che mi scrivete tutte le settimane, lo facessi. Ringrazio mia mamma che mi ha imparato l'italiano e al centesimo editoriale scritto su Tmw (articolo più, articolo meno) colgieressi l'occasione per ringraziare l'editore, grande intenditore in fatto di "penne".
(altre nefandezze verbali su twitter: @ FBiasin).