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Cucci: "Il Torino deve ritrovare subito la sua migliore condizione"

di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
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© foto di Federico De Luca

Italo Cucci è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Cucci è direttore editoriale dell'Agenzia di Stampa "Italpress", editorialista per numerosi quotidiani nazionali e locali e opinionista nelle trasmissioni di Rai Sport. Con lui abbiamo fatto il punto sul Torino.

Approfittando della sosta del campionato che giudizio si può dare del Torino che in dodici partite ha ottenuto altrettanti punti?
"Il Torino, secondo me, ha avuto il torto, ed è un paradosso, di farsi vedere nelle prime partite come una squadra bella, tosta e importante con capacità che poi sono andate via via svanendo nel corso delle successive partite. Uno dei problemi del Torino è che non ha continuità e che fa vedere lampi, tuoni e fulmini con Cerci e con altri giocatori e poi non è capace di tenere il risultato facendosi rimontare, quindi una squadra a dir poco immatura".

Perché secondo lei il Torino è una squadra immatura? Dipende dal tipo di gioco o dall'avere una rosa non del tutto equilibrata?
"Conoscendo Ventura, che è un tecnico sopraffino, anche se qualche volta può eccedere in energia, nonostante non sia persona che prende i giocatori per le orecchie, dal punto di vista tecnico non credo che manchino le visioni giuste, ma manca probabilmente qualche rinforzo che a gennaio, non per "terrore" bensì per prudenza, sarebbe bene ingaggiare per evitare di lasciarsi travolgere in una zona della classifica dove regna la paura di retrocedere. Zona quest'anno immensa e che coinvolge la metà della squadre per le quali ogni giornata di campionato rappresenta un grosso problema. Il Torino quindi si deve dare una quadratura importante nei prossimi confronti e soprattutto dal girone di ritorno in avanti".

In quali reparti la squadra di Ventura ha bisogno di maggiore qualità tecnica?
"In tutto il campionato nel momento in cui qualunque squadra vacilla e perde energie e capacità l'occhio deve sempre essere messo sul centrocampo. Magari ci possono essere delle difficoltà dovute a squalifiche o a infortuni, ma in ogni caso, soprattutto per quelle che sono le caratteristiche della squadra, io metterei mano nel rafforzare il centrocampo: se si ha una difesa robusta acquistando un centrocampista di spinta offensiva, se, invece, si hanno dei problemi nel reparto arretrato, soprattutto in questo campionato, ci vogliono uomini che sappiano proteggere le difese e i portieri non sempre brillantissimi".

Quindi alla luce di tutto ciò se il Torino a gennaio apportasse le giuste correzioni alla rosa potrebbe aspirare al centro classifica oppure questo è ancora un traguardo prematuro poiché la squadra è ancora in rodaggio?
"Nel centro della classifica in questo momento c'è il Milan e dai tredici punti in giù ci sono un grande numero di squadre (Torino, Livorno, Bologna, Sassuolo, Sampdoria, Catania e Chievo, ndr) alcune partite con ambizioni e certezze che si stanno via via diradando. Quindi l'importante è darsi una quadratura migliore per poter restare più lontano possibile dalla zona "paura da retrocessione" dove c'è il Chievo solitario all'ultimo posto, ma avendo cambiato allenatore (esonerato Sannino e al suo posto chiamato Corini, ndr) probabilmente troverà dei ritmi diversi da quelli che ha palesato fino adesso e dove c'è il Sassuolo che è riuscito addirittura a mettere paura alle grandi. Di conseguenza ogni aiuto che si può dare a Ventura, e intendo da parte del presidente, è benvenuto perché l'aria si farà sempre più pesante".

L'avere un Cerci strepitoso, senza nulla togliere agli altri giocatori, che si carica il peso della squadra, ma che da solo non può fare miracoli non finisce per essere un paradosso per il Torino?
"Credo che sarebbe folle chiedere a Cerci di diventare anche uomo ordine in mezzo al campo. La forza di Cerci sta nel suo carattere e nelle sue esplosioni improvvise, così come la sua debolezza sta nello sparire ogni tanto proprio perché questo è il suo carattere e questa è la sua qualità purtroppo limitata di giocatore, che se avesse una continuità diversa già da anni sarebbe applauditissimo e anche titolare di una maglia azzurra, ma ogni volta rimane un punto interrogativo poiché forse gli si chiede troppo. Ventura quindi deve evitare di chiedere a Cerci di risolvergli tanti problemi, Cerci deve essere libero d'interpretare il calcio come sa e d'esprimere tutta la sua generosità, non in regime di comandante, ma in quello di soldato di ventura".

Dopo la sosta il Torino affronterà il Catania e il Genoa e ha già giocato con quasi tutte le squadre più forti e che occupano i primi posti della classifica, quindi il prossimo periodo sarà decisivo per posizionarsi in una zona tranquilla oppure di continua rincorsa?
"Catania e Genoa sono due brutti clienti perché i siciliani non hanno la classifica che meritano e hanno già cambiato l'allenatore (esonerato Maran e a lui subentrato De Canio, ndr), secondo me ingiustamente poiché le qualità della squadra sono state fortemente attenuate da una campagna acquisti sbagliata, però è un Catania che vuole posizionarsi anche lui lontano dalla zona pericolosa per la retrocessione. Il Genoa addirittura con l'arrivo di Gasperini (dopo l'esonero di Liverani, ndr) sembra aver ritrovato la primavera. Di conseguenza credo che Ventura dovrà parlare molto chiaro con i suoi giocatori perché in questo scampolo di campionato c'è bisogno di trovare le parole giuste e suonare gli strumenti adatti per dare la carica poiché i ragazzi sono quelli che sono e il calciomercato di gennaio è una prospettiva, ma adesso è il momento di conquistare punti e bisogna iniziare a farlo subito, quindi il Toro deve ritrovare la sua condizione migliore, che, come dicevo all'inizio, ha palesato più di una volta e poi ogni tanto ha perso per strada".

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