Botta sbagliata ed esordio mancato: già bruciato con zero minuti?
L'acquisto di Ruben Botta da parte dell'Inter, lo scorso gennaio, è stato senz'altro una sorpresa. Perché il calciatore del Tigre non era già più giovanissimo (ventitré anni) e non era mai stato - ultima stagione a parte - un fattore per la società rossoblù. Così dopo essere stato accostato a molte squadre medie, Parma in primis, sembrava potesse essere solamente una voce di mercato come un'altra, seppur il futuro in Italia fosse pressoché garantito.
Così, quando l'Inter ha deciso di acquistarlo - a parametro zero - lo stupore ha preso il sopravvento. E, forse, pure la sfortuna, perché in contemporanea con la moria di giocatori per Stramaccioni è arrivato pure l'infortunio del fantasista, costretto a saltare tutto il resto della stagione per una lesione al crociato.
L'arrivo di Walter Mazzarri ha fatto il resto, perché il tecnico ex Napoli ha sempre preferito puntare su giocatori di esperienza per il suo 3-5-2, di fatto bruciando quasi tutte le scommesse e gli arrivi dal Sudamerica che non avessero già un minimo di presenze nel nostro campionato. È stato così per Edu Vargas e Uvini, per dire le ultime scommesse mancate.
Così Botta è stato subito spedito in prestito perché potesse accumulare minuti ed esperienza nel nostro campionato. Di fatto zero presenze finora nella nostra Serie A, complici gli strascichi dell'infortunio dello scorso invernale. "Tornerà a fine mese", ha spiegato Spinelli. A Livorno potrebbe finalmente tornare in campo, perché finora si è curato ad Appiano Gentile ed è stato valutato da Mazzarri. Nei giorni scorsi, nonostante le voci che lo avrebbero voluto in Sudamerica, è stato trovato l'accordo per prolungare il prestito fino alla fine stagione. Sarà una botta sbagliata o solamente un procrastinare la crescita di un futuro prospetto alla Alvarez?