Anni '90 alla riscossa: Sansone e Keita anime di Parma e Lazio
Ci sono voluti due ragazzi degli anni '90 ieri al Tardini per ravvivare una partita troppo brutta e povera di qualità, che vedeva di fronte squadre in crisi di risultato ma non classifiche non malvagie, né tanto meno preoccupanti, dopo tutto. Per il gioiellino di scuola Barcellona, si tratta della seconda prova convincente in tre giorni, dopo l'assolo in Europa League, a dare ancora più valore alle sue qualità innegabili. Per l'italotedesco del Parma invece, un messaggio a chi non crede pienamente in lui, non tanto da inserirlo dal primo minuto anche quando Amauri parte dalla panchina. Quella di ieri è stata infatti la dodicesima panchina di fila per Sansone, gioiello di un Parma con tante alternative offensive e con un modulo troppo fisso per garantire il contemporaneo utilizzo di tutte.
Deludono invece i grandi vecchi dell'attacco, Amauri e Klose, anche se il giudizio sull'italobrasiliano, è forzatamente complessivo sul primo scorcio stagionale, piuttosto che riferito alla gara di ieri, in cui è stato in campo solo 10' o poco più. Entrambi sembrano patire di una mancanza di lucidità e se per il Parma l'assenza al gol del brasiliano è stata fin'ora risolta grazie alla vena di Parolo e alle "seconde linee" come Palladino e appunto Sansone, in casa Petkovic è suonato l'allarme rosso, visto che da tre anni si va discutendo a Roma della Klosedipendenza laziale. Con prestazioni come quella di ieri, questo è un problema di cui la Lazio non dovrà preoccuparsi a lungo.