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Udinese: vittoria e terzo posto. Il Genoa sprofonda

di Tommaso Maschio
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© foto di Alberto Fornasari

Partita bloccata e giocata su ritmi non elevati al Friuli con le due squadre che faticano a prendere il comando delle azioni a centrocampo dove c'è un grande affollamento per le scelte dei due tecnici. I friulani provano come sempre a sfondare sulle fasce, ma trovano una difesa rossoblu che si chiude bene e lascia poco spazio agli inserimenti centrali degli avversari. Sul fronte opposto invece Palacio è bravo a muoversi su tutto il fronte, ma raramente riceve un aiuto da parte dei compagni, con Jankovic e Belluschi che faticano ad inserirsi negli spazi che l'argentino apre. La prima vera occasione arriva poco prima del 15° con Pasquale che trova lo spazio per battere a rete da fuori area trovando però la risposta in tuffo di Frey che salva il Genoa. È l'Udinese a creare maggiori pericoli in questo primo tempo con Di Natale che quando riesce a trovare spazio è un pericolo costante per Frey. Il Genoa si copre e cerca di resistere alla pressione dei padroni di casa per poi ripartire mettendo in moto l'unica punta Palacio. Alla mezzora arriva però l'episodio che fa svoltare la partita a favore dell'Udinese: Kucka, già ammonito, ferma al limite dell'area Fabbrini prendendosi il secondo giallo e lasciando i suoi in 10 minuti. Dal calcio di punizione - a peggiorare le cose per i liguri - arriva anche la magia di Di Natale che disegna una perfetta parabola che batte Frey, che non riesce a toglierla dallo specchio. Il Genoa accusa il colpo e rischia subito di subire il secondo gol con Pasquale e Pereyra che non sfruttano le occasioni che gli capitano. Per il Genoa le cose precipitano poco prima del 40° quando Tagliavento espelle Palacio, reo di essersi arrabbiato coi compagni e di aver rivolto alcune parole ingiuriose nei loro confronti. A nulla servono le rimostranze dei giocatori liguri e anche del tecnico avversario Guidolin. Con due uomini in meno il Genoa non riesce a far altro che difendersi in attesa dell'intervallo dove proverà a riorganizzarsi per una ripresa che si profila in salita per gli uomini di De Canio.

Come prevedibile l'Udinese spinge fin dai primi minuti alla ricerca del secondo gol, sfiorandolo prima con un colpo di testa di Di Natale che finisce di poco sopra la traversa e poi con una sassata di Asamoah dai 20 metri che Frey respinge in tuffo. La ripresa è un monologo dei friulani che sfiorano il gol con Floro Flores - tiro deviato prima da Moretti e poi da Frey - Asamoah - che fallisce un colpo di tacco da due passi - e di Natale - tiro deviato in angolo - e vedendosi annullare il gol del raddoppio a Pazienza, che di testa corregge una punizione del capitano friulano, a gioco fermo per un presunto fallo in attacco dello stesso centrocampista. Il gol arriva al 65° col Floro Flores che mette alle spalle di Frey un cross di Basta che taglia tutta l'area genoana. Il Genoa fa capolino dalle parte di Handanovic solo al 70° con Jankovic che prova a sorprendere il portiere avversario su punizione, trovando però i pugni dello sloveno a respingere la conclusione. La partita non regala più grandi emozioni con l'Udinese che amministra e cerca il terzo gol con poco convinzione. Al triplice fischio - complice la caduta del Napoli a Bologna - l'Udinese può festeggiare il terzo posto in solitaria ad una giornata dalla fine e sognare un'altra avventura nella massima competizione europea. Il Genoa invece resta invischiato nella corsa salvezza rimandando alla sfida casalinga col Palermo l'appuntamento col punto che manca per poter restare in serie A.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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