Team Napoli Soccer, si riprende con Caccavallo e Babù
Sono ripresi lunedì scorso i lavori del Team Napoli Soccer, la rappresentativa campana dei calciatori svincolati. Ad ospitare gli allenamenti del gruppo di Lello Di Napoli (Michele Califano, nel frattempo, si era accordato con la Pro Pagani, compagine militante nel campionato di Promozione campana) non è più lo stadio "Simpatia" di Pianura, a Napoli, bensì la struttura gestita da Gennaro Fiore (patron della Puteolana 1909), sita nella città flegrea. Due i volti nuovi che hanno fatto capolino a Pozzuoli al rientro dai dieci giorni di stop delle attività: gli esterni offensivi Giuseppe Caccavallo (25) e Anderson de Oliveira Babù (31, nella foto), il primo reduce da un'annata col Crotone, mentre il secondo ha diviso la sua ultima stagione tra Latina e Pergocrema. Hanno lasciato il roster Manco (si allena con la Casertana), Massimo Russo (in trattativa col Casale) e Filosa (prossimo alla firma col Latina). Rinaldi, come noto, già da diversi giorni è un nuovo giocatore della Salernitana, mentre l'esterno sinistro Antonio Baiano, corteggiato per un periodo di tempo dall'ambizioso Agropoli (serie D), ha firmato con la Turris Santa Croce, squadra partecipante al campionato di Eccellenza molisana. Molto gettonati anche altri elementi del gruppo di Di Napoli, come Di Vicino, Oretti, Cunzi e Carannante, per i quali si attende qualche novità a breve. Un desiderio espresso a chiare lettere anche dal fantasista di San Paolo, ex Verona, Lecce, Avellino e Salernitana, che per restare in Italia ha declinato un'offerta del Gremio Barueri. Non senza sofferenze, come ci confida a cuore aperto. "Mi avevano proposto un contratto di cinque mesi - rivela Babù -. Non ho accettato per non sottoporre la mia famiglia ad un trasferimento così impegnativo, visto che con mia moglie ed i miei figli viviamo a Napoli. Ma in Italia si sta facendo sempre più dura: c'è questa strana regola del minutaggio in Lega Pro, un'anomalia solo italiana non riscontrabile in nessun altro paese, e che ci sta penalizzando in misura sempre maggiore. A rimetterci non sono solo i giocatori che restano senza squadra, ma anche la qualità complessiva dei campionati, che si abbassa anno dopo anno. Mi chiedo come mai in Francia ed in Spagna l'impostazione sia totalmente diversa. Eppure anche lì si punta sui giovani e sui vivai: sarebbe il caso che prendessimo esempio da quei modelli. Il mio impatto qui è stato buono, dopo queste ultime settimane trascorse in Brasile.
Ringrazio Assistcalciatori ed in particolare Lello Di Napoli, che conoscevo dai tempi di Avellino. Ora sono pronto a rimettermi in gioco con tanta umiltà, dimenticando quanto fatto negli anni passati. Certo, un trasferimento all'estero ora non lo rifiuterei, se si presentasse l'occasione buona. Un bilancio dell'ultima stagione? Devo dire che il Pergocrema era più forte del Latina in termini di qualità, c'erano giocatori importanti. Anche per questo avevo accettato il passaggio dal Latina. Poi, purtroppo, i noti problemi societari ci hanno penalizzati. Ho visto in molti compagni la difficoltà viva di andare avanti senza stipendi, con la responsabilità di una famiglia e le spese da sostenere. Non è facile lavorare in queste condizioni. Però avremmo potuto raggiungere i play-off, e per un certo periodo ci siamo andati anche vicini. Il mio ruolo? Io sono un esterno d'attacco, posso giocare a destra ed a sinistra indifferentemente. Al Pergocrema ho fatto anche la seconda punta quando mi è stato chiesto". Confermata l'amichevole in programma domani pomeriggio ai campi "Kennedy" di Napoli contro la corazzata Ischia di Sasà Campilongo. Fischio di inizio alle 17.