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LIVE TMW - Guardiola: "Il ciclo al Barça era finito. Vilanova uomo giusto"

di Marco Conterio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pep Guardiola lascia il Barcellona. Una data storica, questa del 27 aprile 2012, giorno in cui finisce la più bella era del calcio moderno. Nella sala stampa del Camp Nou ci sono anche i giocatori blaugrana, al tavolo della conferenza anche il ds Andoni Zubizarreta ed il presidente Sandro Rosell. Stracolma di fotografi, di telecamere e di taccuini, la sala stampa è pronta a sentire le parole di Guardiola.

Il primo a parlare è Sandro Rosell. "Comunichiamo ufficialmente che l'allenatore non sarà Guardiola per la prossima stagione. Lo ringraziamo per aver migliorato il nostro mondo calcistico e per i suoi risultati, per aver onorato i nostri valori e la nostra bandiera".

Parola ad un emozionatissimo Pep Guardiola. "Non è una situazione semplice per me. Cercherò di spiegare le mie sensazioni -ammette in catalano-; mi dispiace per l'incertezza che si era creato, per i problemi creati a chi stimo e chi mi circonda. Mi dispiace se qualcuno ha messo in dubbio la mia serietà e la mia continuità. Prima di essere stato allenatore, sono stato giocatore del Barça, questa è sempre stata casa mia. Quattro anni sono un'eternità al Barça. A ottobre avevo già parlato con Rosell e con la direzione della squadra, della mia possibile volontà, ma non potevo dirlo a stampa e giocatori".

Ancora un retroscena sull'addio. "Sapevo ad ottobre che la mia avventura si stava concludendo. Restare qui vuol dire restare ogni giorno al 100% e l'allenatore deve avere l'energia per contagiare la squadra e l'ambiente -ammette, mentre tra il pubblico si notano gli sguardi commossi dei giocatori-. Provo stima incredibile per i giocatori, per tutto, per l'ambiente e sono soddisfatto dei risultati ottenuti in questi anni. Nessuno può capire quanto sia bello aver allenato questi ragazzi e vincere così tante cose insieme".

Sempre sull'addio. "Il responsabile del mio addio è solo il tempo, il tempo che è passato. Allenare al 100% è una fatica, qui, quattro anni sono un'eternità. Però sono orgoglioso di esser stato qui tutto questo tempo. La forza di questo club è incredibile, non saprei che altro dire".

Parola ancora al presidente Sandro Rosell. "Sarà sempre uno dei nostri, un amico del Barcellona. Lo ringraziamo anche per il gioco espresso e per l'immagine che ha dato alla nostra squadra, per i trofei vinti, per tutto quello che ha fatto con noi e per noi. E poi anche il trofeo dell'orgoglio, di aver vinto giocando bene".

Andoni Zubizarreta, ds del Barça, prende la parola ed annuncia il successore di Guardiola: Tito Vilanova! "Ha reso grandi i valori del Barça, adesso ci lascia una grandissima sfida. Ripartiamo da qui, ripartiamo da quel che ci ha lasciato Guardiola. Non ci volevamo credere a quel che voleva fare, al suo addio, sin da ottobre. Molte volte lui ce l'ha ripetuto, l'importante sono i valori che ci rendono diversi dagli altri. Chi lo può sostituire? All'inizio l'interrogativo è difficile, poi abbiamo capito che serviva qualcuno che conoscesse questa realtà complessa. E allora abbiamo fatto un nome chiaro: Tito Villanova. Rappresenta una scelta coraggiosa, ma anche la continuità del nostro progetto".

Di nuovo Pep Guardiola. "Mi piace l'idea di andar via avendo fatto bene, non lascerò mai quel che mi hanno lasciato nel cuore i miei predecessori. Qualsiasi cosa ho detto e pensato, è perché ce l'avevo dentro, perché credo nelle cose che dico, sino in fondo".

Ancora Sandro Rosell, sulla clamorosa scelta di Vilanova. "La giunta direttiva deve ratificare questa scelta, ma abbiamo voluto guardare dentro la società".

Pep Guardiola guarda ora al suo futuro. "Non credo di aver voglia di allenare subito, di riprendere immediatamente a guidare un club".

Torna a parlare Sandro Rosell. "Non è una decisione recente, è stata maturata da tempo, visto che Pep aveva già parlato con la società. E' stata sì difficile dal punto di vista emotivo e sentimentale, poi è una decisione sua, personale".

Pep Guardiola fa i suoi auguri a Vilanova. "Credo che tutti siano pronti per accoglierlo. E' una persona con grandi capacità, è preparato, i giocatori lo conoscono e sanno con chi lavoreranno. L'addio? Non è maturata l'idea dopo la sconfitta col Chelsea; non avevo più il brivido giusto per allenare, sapevo che era l'ultimo anno. La reazione della squadra? Mi hanno trattato malissimo -ammette, mentre le telecamere inquadrano i suoi ragazzi, tutti in sala stampa- ma sanno già chi sarà l'allenatore. Senza voci, senza polemiche, e finché sarò qua, sino a fine stagione darò il massimo".

Di nuovo Andoni Zubizarreta, ds del Barça. "Ora pensiamo al finale della stagione, poi sarà il momento di Vilanova, il momento di Tito. Sinora abbiamo aspettato e lo faremo ancora. Non avrei mai voluto parlare di queste cose, è una situazione dolorosa, ma andiamo avanti perché questo è un progetto a lungo termine. La Champions o la Liga non si vincono da un giorno all'altro, le pressioni e le responsabilità ci sono ma noi siamo abituati. C'è chi chiamava Guardiola visionario, ora si sono tutti ricreduti ed è questo l'obiettivo, è questa l'idea anche con Tito Vilanova".

Chi è Vilanova? Lo racconta, ancora, Pep Guardiola. "Io ho iniziato al Barça B, in questo senso so che significhi stare qui a lungo e lui è la persona giusta, non ho espresso alcuna perplessità al club".

Guardiola prosegue parlando della scelta. "E' una questione individuale, personale, non ha influito la mia famiglia che ho comunque consultato".

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