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Dalle stalle alle stelle: la rinascita della Fiorentina

di Daniel Uccellieri
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© foto di Federico De Luca

Se c'è una squadra che ha sorpreso tutti in questo girone d'andata è sicuramente la Fiorentina di Montella, che ha chiuso l'anno solare al terzo posto con 35 punti. Dopo due stagioni sofferte, con la Fiorentina costretta a lottare per non retrocedere, i tifosi viola possono tornare a sorridere, con la consapevolezza di avere una squadra finalmente di livello. Grande merito alla società, che ha rivoluzionato staff e squadra. Dopo anni di gestione Corvino, le redini della squadra sono stata affidate alla coppia composta da Daniele Pradè ed Eduardo Macia: insieme hanno assemblato una squadra giovane ed esperta allo stesso tempo, affidata alla guida di un tecnico emergente come Vincenzo Montella. Proprio Montella è l'artefice del successo gigliato: un tecnico giovane e preparato, che ha portato una ventata di aria fresca in serie A. Staff numeroso, allenamenti innovativi, con preparazioni mirate, come quella affidata a Gianni Vio, il mago dei calci piazzati. Detto di Montella, un grande plauso va fatto alla coppia mercato: squadra completamente rivoluzionata, con 18 nuovi acquisti: per fare un esempio, nella formazione titolare sono rimasti solo due giocatori presenti anche nello scorso campionato, ovvero Jovetic e Pasqual. Per 9/11 la formazione viola è nuova, con molti giocatori alla prima esperienza in serie A.

In porta è arrivato Emiliano Viviano, uno dei portieri più apprezzati del panorama italiano, da tempo nel giro della nazionale di Prandelli. Viviano ha finalmente coronato il suo sogno di vestire la maglia della squadra del suo cuore, anche se ultimamente , forse per la troppa pressione, ha commesso qualche errore di troppo, lasciando il posto da titolare al giovane Neto. Difesa completamente rivoluzionata, con Montella che ha deciso di adottare la linea a tre. Leader della difesa è senza dubbio Gonzalo Rodriguez, difensore argentino arrivato dal Villarreal: dotato di ottima tecnica, è il primo regista della squadra, in grado di far ripartire l'azione dalla difesa. Preciso in fase di contenimento, letale in fase offensiva: sono ben 5 le reti messe a segno dal centrale argentino. Insieme a lui Facundo Roncaglia, grintoso difensore arrivato a parametro zero dal Boca (un'altra scommessa vinta dal DS Pradè) e Stefan Savic, difensore montenegrino arrivato nell'ambito del passaggio di Nastasic al Manchester City. Non va dimenticato Nenad Tomovic, di fatto il "quarto " titolare della difesa viola.

Senza dubbio il centrocampo gigliato è quello che regala più spettacolore: un reparto probabilmente inferiore solo a quello della Juventus, con David Pizarro (arrivato anche lui a parametro zero) in cabina di regia. Un giocatore vecchio stampo, che detta i tempi della manovra gigliata. Il vero capolavoro di mercato è senza dubbio Borja Valero: lo spagnolo, retrocesso con il Villarreal, era seguito da squadre come Real Madrid (nella quale Borja Valero è cresciuto calcisticamente). I viola sono arrivati prima di tutti grazie a Macia, portando a Firenze il giocatore per 7 milioni di euro. Un vero affare per uno dei migliori centrocampisti del campionato, in testa alla speciale classifica degli assist. Un altro gioiello del centrocampo viola è Alberto Aquilani, al quale è stata affidata l'importante maglia numero 10, vestita in passato da Antognoni, Rui Costa e Mutu. Sulla fascia sinistra è rimasto capitan Pasqual, mentre sul versante opposto è arrivato Juan Cuadrado. Il colombiano, in prestito con diritto di riscatto per la metà del cartellino, si è rivelato un giocatore fondamentale. Velocissimo e devastante sulla fascia, crea spesso la superiorità numerica: l'unica pecca è che è poco cattivo sotto porta, una volta migliorato questo aspetto può diventare un autentico fenomeno.

In attacco il vero colpo di mercato porta il nome di Stevan Jovetic. Il talento viola , corteggiato da tutti i maggiori top club europei, è rimasto a Firenze, bloccato dal presidente Andrea Della Valle che in estate gli ha promesso di assemblare una squadra in grado di lottare per l'Europa: promessa mantenuta. Insieme a Jovetic avrebbe potuto esserci Dimitar Berbatov: l'attaccante bulgaro era ormai ad un passo dal vestire la maglia viola, salvo poi cambiare idea svariate volte mentre era in viaggio per Firenze. Dopo un'intensa giornata di mercato, in cui sembrava aver scelto la Juventus, Berbatov è tornato in Premier League per vestire la maglia del Fulham. Al suo posto, negli ultimi minuti di mercato, è arrivato Luca Toni, tornato in maglia viola fra lo scetticismo generale. Evidentemente l'aria di Firenze fa benissimo a Toni, che sembra essere rinato. 6 gol in questo campionato ed una forma fisica straripante.
Con questo mix di gioventù ed esperienza, e senza spendere tantissimo (anzi, con l'affare Nastasic la società viola ha ancora a disposizione un piccolo tesoretto), la squadra viola è rinata, tornata a lottare per un poso in Europa. Dopo le esaltanti stagioni con Cesare Prandelli Firenze può tornare finalmente a sognare.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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