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Champions, delusione Italia. Allegri e i suoi dossier. L'Inter che verrà: il futuro passa dai giovani

di Roberto Scarpini
Pubblicista, ha iniziato la propria carriera professionale come dj nelle radio lombarde degli anni '80. Primo volto ad apparire nell'agosto del 2000 su Inter Channel, segue ininterrottamente l'Inter con le sue cronache dal gennaio 1992.
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© foto di Roberto Scarpini

Gli ottavi di Champions si concludono con risultati assolutamente non all'altezza per il calcio italiano. A dirla tutta, sarebbe meglio dire all'altezza di quanto abbiamo visto nelle recenti stagioni visto che, Inter a parte, il peso dello nostre in Europa era già diminuito in maniera considerevole. Il Napoli dopo aver giocato bene per venti minuti subisce pesantemente le difficoltà della "prima volta" da dentro o fuori in Champions e cede pesantemente sotto i colpi del nuovo Chelsea di Di Matteo. La nostra Inter concede ancora un goal al 92' ad una squadra che era sembrata solo più forte solo sotto il profilo fisico. Il goal di Pazzini su rigore da la vittoria alla squadra di Ranieri ma l'amaro in bocca rimane. Ovviamente una squadra come questa, meritava di chiudere il proprio ciclo con un avversario, mi scusino i marsigliesi, più all'altezza della nostra storia. Un quarto di finale con il Real Madrid avrebbe avuto probabilmente medesimi risultati in una diversa cornice, e l'applauso che San Siro ha giustamente tributato agli eroi di tante battaglie, sarebbe stato ancora più grande.
Insomma non ci attaccheremo alla sfortuna, agli errori individuali sui due gol subiti ma troveremo maniera di concentrarci solo su una grande storia da salutare in alta uniforme. Perché questo sia un punto di partenza, la prima pagina di un nuovo racconto che possa emozionarci così tanto e così a lungo come quello che abbiamo appena terminato di leggere. Ultimo appunto riguarda il Milan. I rossoneri gongolano, l'ottava è alle porte e la paura dell'Emirates è (quasi) passata. Il futuro e la sorte sorridono ai rossoneri, il recente passato dice che la fortuna ha già baciato la squadra di Allegri, visto che la differenza, in soldoni, nel doppio confronto l'ha fatta il generoso rigore concesso ai rossoneri sul tre a zero nell'andata al Meazza.

Che Josè Mourinho avesse fatto proseliti mi è chiaro da un pò, che la sfida Conte-Allegri viva completamente all'ombra di Josè non se lo poteva però immaginare proprio nessuno. Dopo l'improvvisato silenzio stampa bianconero durato qualche ora, e le "frenesie" da panchina di Conte ecco Allegri tornare a bomba sui dossier arbitrali che a quanto pare si starebbero preparando sotto la Mole. La domanda è la solita. I favori arbitrali li contano? Insomma il vecchio trucco di alzare un polverone nella stalla, per nascondere i cavalli che bisticciano tra di loro, funziona sempre. Il nervosismo trapela comunque e ulteriore prova si ha dalla piazzata di Ibrahimovic post-Lecce con una giornalista di Sky.
Il futuro passa dai giovani. L'Inter riparte di gamba rapida con le parole di Massimo Moratti che immagina un progetto tecnico ancora più nuovo con molti ragazzi ed alcuni senatori confermati. Serviranno forza atletica, tecnica, cuore e un pizzico di esperienza per completare il profilo dei giovani che rifaranno la grande Inter.
Per quanto ci riguarda ci vorrà un po' di pazienza. Io, da tifoso vorrei vedere un'Inter molto giovane e che cresca risultato dopo risultato. Voi come tifosi potete vedere già il futuro su Inter Channel. Il 21 Marzo sarà, infatti, primavera anche sul canale tematico nerazzurro con la semifinale di NextGenSeries tra nerazzurri e O. Marsiglia. Tanti collegamenti da Londra, contributi e le partite in diretta semplicemente perché per noi il futuro è adesso.

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