Catania, Lodi: "Di Natale vuole ritirarsi? Gli parlerò"
Intervistato da Il Friuli/Udineseblog, Francesco Lodi, protagonista di una magistrale stagione con la maglia del Catania, ha parlato della prossima sfida, ultima di campionato, contro l'Udinese, squadra tra le cui fila ha militato nel 2009/10: "Forse a Udine non sono riuscito a esprimermi ai livelli attuali perché sono capitato situazione diversa, in un ruolo in cui non avevo mai giocato; solo là ho fatto l'esterno, e probabilmente si è visto che il mio ruolo è quello di centrocampista puro. Però ha rappresentato comunque un'esperienza importante, che mi ha fatto crescere, e ne conservo un buonissimo ricordo. Comunque non ero un calciatore di proprietà dell'Udinese, ma in prestito con diritto di riscatto; la società a fine campionato aveva fatto le proprie valutazioni, decidendo di non riscattarmi, così ho preso un'altra strada; di certo non posso pentirmi in questo senso.
Ho avuto tanto da Montella, che qui a Catania mi ha dato fiducia, provandomi in un ruolo nuovo, in cui ho trovato la continuità necessaria per lavorare bene, e spero che lui sia altrettanto soddisfatto della fiducia che mi ha dato. Domenica avrei voluto esserci, perché sarà una partita importante, contro una squadra che ha fatto molto bene; quell'ammonizione non ci voleva, sono rammaricato soprattutto per come è arrivata.
Di Natale ha minacciato di smettere: pensi davvero che lo potrebbe fare?
Conosco Totò da tantissimo tempo: è capitato altro volte che ha detto cose simili, e lo dice perché realmente ci crede in quel momento, così come certamente sta succedendo adesso, ma domenica gli parlerò: vorrei capire cosa ha in testa, e speriamo io riesca a convincerlo di cambiare idea. Spero che riesca ad andare agli Europei, lo meriterebbe davvero. Totò è il numero uno.
A loro basta un punto per qualificarsi in Champions League, e certamente arriveranno a Catania con enormi motivazioni; noi però vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, quota 50, e regalare un'altra soddisfazione ai nostri tifosi, che sono meravigliosi .
Il ricordo più bello di Udine? Il primo gol in Serie A, su assist di Sanchez, contro l'Atalanta. Ma ho un ricordo stupendo di tutto l'ambiente; spesso sento ancora molti dei miei compagni di allora, e anche Vincenzo Pisacane, il titolare di un ristorante dove mi sono trovato benissimo. Saluto tutti, ma domenica avversari per novanta minuti, e solo dopo di nuovo amici".