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Tobias Figuereido, il fuoriclasse totale nato all'Alvalade

di Gianluigi Longari
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Luis Figo è stato, indiscutibilmente, uno dei giocatori più forti della storia del calcio. Limitandosi al Portogallo, è facile definire l'ex Barcellona, Real Madrid ed Inter, come uno dei migliori lusitani che abbiano mai calcato i rettangoli verdi di tutto il mondo.
Una leadership incontrastata (senza tralasciare Eusebio, naturalmente) quella del dirigente nerazzurro, messa però in discussione dall'affermarsi di quello unanimemente definito come il suo erede naturale, capace di ripercorrere se non addirittura superare le tappe della carriera di Figo: Cristiano Ronaldo.

Oltre all'efficacia ed allo spettacolo che entrambi sono in grado di regalare con un pallone tra i piedi, è difficile trovare punti in comune tra due fenomeni in grado di interpretare in maniera diversa il ruolo di ala destra, anche se poi è sotto gli occhi di tutti l'evoluzione di Ronaldo, utilizzabile tranquillamente come punta vera e propria.

Ad un occhio attento, tuttavia, non possono passare inosservati gli albori della carriera dei due fuoriclasse, entrambi gravitati e prodotti da quel floridissimo vivaio da sempre identificato con le giovanili dello Sporting Lisbona.

Già, perché non sono certo casi isolati, quelli dei due campionissimi descritti sopra, di giocatori di altissimo spessore fioriti all'Alvalade di Lisbona. Basti pensare, giusto per rimanere negli ultimi anni, ai vari Quaresma (al di là delle sfortune nerazzurre), Nani (erede designato proprio di Cristiano Ronaldo nel Manchester United), Simao Sabrosa; fino ad arrivare ai talenti di oggi come Joao Moutinho e Miguel Veloso, ancora in attesa di mettersi in gioco in un campionato più impegnativo.

Non stupisce nessuno, dunque, che parlando di futuri fenomeni portoghesi (Fabio Coentrao docet) l'immaginazione si rivolga immediatamente alla maglia bianco verde dei Leões. Ed è, in effetti, proprio a Lisbona, che ci dobbiamo rivolgere parlando di Tobias Figuereido, il nuovo golden boy del calcio portoghese, colui che sembra davvero destinato a ripercorrere le orme dei suoi più illustri predecessori.

Tobias nasce il 2 febbraio del 1994, e fin dai primi passi, almeno secondo quanto raccontato dal padre Luis, non fa che dimostrare un'innata predisposizione per il gioco del calcio, tanto da "non fare nulla senza il pallone tra i piedi". Un talento, peraltro accompagnato da doti fisiche più che rilevanti, che lo mettono in evidenza fin dalla più tenera età nel confronto con i suoi coetanei. Le prime esperienze in club dilettantistici, avvengono in un piccolo club di una cittadina vicina alla sua Satao, lo Sport Clube Penalva do Castelo, in cui l'allora piccolissimo Tobias inizia a prendere confidenza con allenamenti, corsa e gioco di squadra, aspetto importante per un talento purissimo ma ancora grezzo come il suo.

Non serve molto tempo perché i più importanti club lusitani inizino a mettere gli occhi sul connubio di tecnica e fisico che Tobias Figueiredo riesce a palesare fin dalle sue prime prestazioni nella sua squadra locale. Il primo abboccamento con lo Sporting Lisbona non va a buon fine per l'inserimento del Benfica, che appreso dell'interesse dei rivali di sempre nei confronti di quel giovane ma già evidentissimo talento, prova in tutti i modi ad accaparrarselo anticipando le mosse dell'avversario. Sembra tutto destinato ad andare a buon fine, quando è lo stesso Tobias a prendere in mano il proprio destino, imponendo la propria volontà di approdare al club che prima di tutti gli aveva dimostrato interesse e fiducia. E' da qui che inizia la storia parallela del ragazzo con lo Sporting di Lisbona.

Sono anni importanti sotto ogni aspetto, quelli che Tobias trascorre (tuttora) nell'accademia giovanile di Alcochete. Quello che da bambino è ormai diventato a tutti gli effetti un ragazzo, impara a confrontarsi con avversari e compagni di assoluto valore, e grazie al sapiente lavoro del tecnico Pedro Gonçalves, un vero mentore per Tobias, riesce ad affinare le proprie qualità sino a diventare uno dei punti di forza assoluti di tutte le squadre giovanili Verde e Brancos.

CRISTIANO RONALDO? TUTT'ALTRO!

Resterà deluso chi, incautamente, si è fidato degli sporadici articoli web o di giornale che hanno sinora descritto il talento del protagonista di questo articolo. La descrizione di nuovo Cristiano Ronaldo affibbiatagli da alcuni media, è quanto di più lontano ci possa essere dalla realtà. Tobias Fernandes nasce infatti come difensore centrale, impostazione primaria datagli dai suoi primi tecnici in virtù di un fisico assai sviluppato fin dalla più tenera età, e che recita 184 centimetri anche allo stato attuale delle cose. Qualità tecniche assolutamente fuori dal comune, ne hanno poi causato un'evoluzione, fino a trasformarlo in un mediano a tutto campo, in grado di distruggere le azioni avversarie, ma allo stesso tempo di costruire il gioco in virtù di piedi educatissimi e visione di gioco da primo della classe.
Non stupisca, dunque, che l'idolo di Tobias, più che i vari funamboli classici della tradizione portoghese, sia quel Ricardo Carvalho impostosi in tutta Europa come uno dei migliori difensori del globo.

E non ci si meravigli nemmeno del fatto che, nonostante un'età ancora verdissima ed un esordio in prima squadra ancora da festeggiare, non manchino le offerte prestigiose per il talentino dei Leoes, richiesto da Manchester United, sempre attento ai talenti più fulgidi sbocciati all'Alvalade, e soprattutto Manchester City, che grazie alla sinergia instaurata la scorsa estate con lo Sporting, è balzato sicuramente in pole position.
Nella speranza che nulla sia ancora andato perduto, segnaliamo dunque questo profilo a tutti i club italiani, affinchè chi ne ha la possibilità, si cimenti nel tentare questa scommessa. Siamo sicuri che non ci sarà da pentirsene.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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