Pantanelli: "Catania resterà nel mio cuore"
Fonte: itasportpress.it
Armando Pantanelli, ex portiere del Catania, come anticipato in esclusiva da Itasportpress.it, ha firmato ieri con la Paganese, club di Lega Pro in cui aveva militato già la scorsa stagione. L'estremo difensore ha parlato del suo ritorno a Pagani ma anche della sua avventura in maglia rossazzurra in esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it: "Dopo l'esperienza dello scorso anno in Campania, ho raggiunto l'accordo per finire anche questa stagione alla Paganese. Naturalmente sono contento di questa scelta. Spero di dare il mio contributo per la salvezza della squadra. Siamo in fondo alla classifica insieme ad altre squadre e cercherò di portare la mia esperienza ad un gruppo molto giovane".
"Il Catania? Vedo la squadra in netta ripresa dopo l'arrivo di Mihajlovic in panchina. Il campionato di quest'anno si sta rivelando difficilissimo. La classifica è molto corta e credo che fino all'ultima giornata ci saranno diverse squadra a giocarsi la permanenza in serie A. Credo che il Catania alla fine ci riuscirà".
"Il mio ricordo di Catania? Sono rimasto legatissimo sia alla squadra che alla città. Ho vissuto anni importanti in rossazzurro. Il ricordo più bello oltre alla promozione in A resta la partita con il Chievo in cui riuscimmo a salvarci. Ho ancora nitido il ricordo della mia parata decisiva sul tiro a volo di Sammarco dopo un corner per i clivensi. Fu una giornata importante per tutta la squadra anche per chi aveva giocato meno come Rossini e Minelli che sbloccarono la partita".
"La partita più bella con il Catania? Quella con il Genoa a Marassi. Fu una partita perfetta in cui riuscii a parare 4-5 conclusioni molto pericolose. Ricordo ancora le parole dell'allora presidente del Genoa, Spinelli. Mi disse a fine partita che con Buffon o Julio Cesar in porta avrebbero vinto per 2-0 ma purtroppo per lui c'ero io a difendere la porta del Catania. I portieri stranieri? Oggi c'è questa moda di andare a cercare portieri stranieri soprattutto sudamericani. Molti di loro stanno facendo bene ma io resto dell'idea che la scuola italiana sia sempre la migliore".