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Mourinho: il complotto e i suoi maldestri mandanti. Rispetti Napoli

di Pierpaolo Marino
Mourinho: il complotto e i suoi maldestri mandanti. Rispetti Napoli
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Domenica sera ero ospite della trasmissione "Controcampo" ed ho avuto modo di assistere, in diretta dagli studi di Mediaset, alla "sorprendente" intervista di Mourinho, al termine di Napoli-Inter. In genere, le dichiarazioni degli allenatori, alla fine delle partite, servono, principalmente, a commentare la prestazione della propria compagine, quella degli avversari, nonché gli episodi più importanti della gara. Mi aspettavo, quindi, che Mourinho ci parlasse della prova dell'Inter e, magari, si dichiarasse soddisfatto del punto conquistato a Napoli, in una partita che per i nerazzurri era stata durissima, tanto che avevano dovuto far ricorso a tutte le riserve di energie tecniche, atletiche ed agonistiche per uscirne indenni. Non dimentichiamo che, da quando il Napoli è ritornato in Serie A, l'Inter aveva sempre perso al "San Paolo". Ciò sia sotto la guida tecnica di Mancini che con lo stesso Mourinho.
Mi aspettavo, quindi, che il tecnico interista commentasse con soddisfazione il punto conquistato a Napoli. Ero convinto anche che, considerata la bella partita disputata dagli uomini di Mazzarri, elogiasse, sportivamente, anche la prestazione degli avversari.
Il monologo di un Josè Mourinho, chiaramente scuro in volto, come se l'Inter avesse perso la partita, mi ha letteralmente lasciato impietrito. Mi sono ritornate in mente le immagini della partita dell'andata, che, personalmente, mi costò molto cara; condizionata irreparabilmente nel suo andamento da un gol in netto fuorigioco di Diego Milito. Ormai, vado convincendomi sempre più che lo Special One domini la scena delle interviste, con un'offensiva ironia, prendendoci tutti per i fondelli. Si esprime in un linguaggio fatto di ermetici monosillabi che è la brutta copia del "Violese", a suo tempo genialmente coniato dal mai abbastanza compianto mio ex Presidente, Dino Viola. Così facendo, vuol far crederci che, ai danni dell'Inter, è in atto un complotto, ordito non si sa da quali maldestri mandanti, così mal riuscito da aver sortito l'effetto di aver portato i nerazzurri al primo posto in classifica, con una voragine di punti di distacco dai diretti avversari. Così Mourinho si prende anche gioco di Rosetti e di tutti gli arbitri italiani, dichiarando che il "fischietto" di Torino ne ha fatte più di Bertoldo, commettendo grossolani errori sull'autostrada Bari-Napoli.

Poi però, a sorpresa, lo definisce il miglior arbitro italiano. Figuriamoci, allora, cosa pensa di tutti gli altri.
Caro Mourinho, come si dice a Napoli: "Ca' nisciuno è fesso!". Qualche volta può capitare anche alla sua grandissima squadra, di essere messa sotto dall'avversario, com'è successo domenica sera al San Paolo. In casi come questi, nel dopopartita, cerchi di parlare di calcio e non di fantasmi. Ci spieghi, cortesemente, le difficoltà tecniche che hanno incontrato i suoi calciatori nel corso della gara. Poi, sportivamente, in qualche occasione, non tralasci anche di elogiare la prova degli avversari. Lei è così bravo nel suo mestiere e la sua squadra è così forte, che non ha bisogno di paventare presunti complotti e torti arbitrali, prendendosi gioco dell'intelligenza degli altri. Tutto ciò, per evitare di commentare la prestazione un po' sotto tono della Sua squadra. Piuttosto, preferisco che ci parli chiaramente e ci dica chi sono i mandanti di questo complotto, così ci facciamo una bella risata. Caro Mourinho, Lei che, da più parti, è definito anche un "comunicatore" oltre che un ottimo allenatore, si ricordi che i vincitori sono sempre antipatici. Se, poi, si lamentano pure...

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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