archivio
Menù Notizie

La Pulce e la formica

di Alessio Calfapietra
Foto
© foto di Alberto Fornasari

"Una barzelletta. Non ci crederei nemmeno se lo vedessi firmare". Ernesto Bronzetti, noto operatore di mercato che conosce la Spagna come le sue tasche, ha così definito le voci che negli ultimi giorni hanno avvicinato Leo Messi all'Inter. Gli fa eco lo stesso Massimo Moratti, che in giornata ha parlato di una semplice battuta sottolineata dai giornalisti per un'operazione che si presenterebbe comunque difficilissima. Immaginare Messi lontano da Barcellona sarebbe come pensare - cambiando sport - ai Chicago Bulls di fine anni novanta che si privassero di Michael Jordan. Semplicemente improponibile. Il miglior giocatore del mondo via da uno dei club piu' competitivi sul pianeta, per quale motivo? Non certo economico, i debiti annunciati dal club blaugrana, e sui quali buona parte della stampa ha edificato dei veri e propri castelli in aria, non vanno intesi come un passivo che la proprietà deve ripianare, in ogni caso il sistema bancario è pronto a fornire un generoso aiuto in tal senso. Causa tecnica? Messi è un fondamentale tassello di un ingranaggio perfetto che ha fatto razzia di titoli e vittorie negli ultimi anni. Questioni ambientali? Leo si trova perfettamente a Barcellona, città dove vive da dieci anni, è ben voluto da tutti e verso la società serba un debito di gratitudine che va al di là del dato sportivo. Il Barcellona ha creduto in lui ed ha contribuito in maniera fondamentale alla sua crescita, fornendogli le cure mediche per superare una forma di nanismo. Oggi tutti ammirano Messi, ma all'epoca nemmeno il Como (episodio ormai noto da tempo) di Preziosi ha voluto scommettere un centesimo sul suo futuro sportivo. C'è un solo modo per portare via l'argentino dal Camp Nou, e cioè pagando la clausola rescissoria di 250 milioni di euro, altrimenti occorre sedersi ad un tavolo con i dirigenti e prepararsi a staccare un assegno da almeno cento milioni, visto che un anno fa Ronaldo al Real Madrid ne è costato 94. Si tratta di ipotesi oltre i limiti della fantascienza, ed ogni paragone con la vicenda Ibrahimovic risulta a dir poco improprio. I propalatori di sogni che abbiamo visto all'opera ultimamente ricordano come anche quella operazione all'inizio fosse definita "impossibile". Ma la questione è assolutamente diversa.

Lo svedese aveva rotto con l'allenatore da mesi ed era ormai chiaro che il suo gioco fosse inconciliabile con quello di Guardiola: è bastato al Milan trovare un accordo economico, seppur laborioso e ricco di inventiva, per riportare Ibra in Italia. Si è trattato di estinguere un rapporto mai realmente consolidato in dodici mesi, non certo di separare un giocatore dalla squadra alla quale deve tutto in termini umani e sportivi. Moratti è letteralmente innamorato di Messi, come lo è qualsiasi persona al mondo che segua il calcio, ma l'unico legame della "Pulce" con Milano resterà sempre e soltanto di tipo commerciale. Moratti vorrebbe vedergli indossare un paio di calzoncini nerazzurri, dovrà accontentarsi di vederlo sfilare con i jeans. Di Marca. Se l'accostamento di Messi all'Inter risulta irrealistico, quello al Napoli, puntuale ad ogni pesce d'Aprile e tirato su da non meglio definiti echi del passato, si trasforma in una favola ormai sbiadita. Anche in questo caso ogni riferimento alla vicenda Maradona è totalmente campato in aria. Nel 1984 il Barcellona voleva cedere il suo numero dieci, dopo un paio di stagioni non all'altezza del genio riconosciutogli, ed in quel caso è stato bravissimo Ferlaino nel procurarsi il denaro necessario a sbaragliare la concorrenza. Una cifra record, ma incomparabile con l'esborso che si richiederebbe oggi. La pausa del campionato è servita anche a far riesumare queste voci e bisbiglii che lasciano il tempo che trovano, e ricordano l'antichissima favola della cicala e della formica, con la stampa nelle vesti della cicala a cantare fantasie e sogni irrealizzabili. Chi impersonerebbe la formica? Troppo banale tirare in ballo il buon Giovinco ed il suo soprannome ormai datato, possiamo dire che la parte della formica spetta al pubblico che in buona parte ha assistito con maturità a questo cicaleccio incontrollato e futile. Tutto sommato non è stato nemmeno il male peggiore di queste settimane, visto che abbiamo aspettato quindici giorni per sorbirci uno scialbo pareggio in Irlanda e sei minuti netti a Genova sotto il ricatto degli ultrà serbi. Una nota finale per Mamma Rai: sarebbe opportuno che i telecronisti ed il loro seguito si documentassero su tutti gli aspetti collegati alla gara che devono commentare in diretta nazionale, così eviterebbero di scambiare il saluto cetnico delle tre dita, rivolto da Stankovic e compagni alla parte piu' calda del proprio tifo, per l'indicazione del tre a zero a tavolino che la squadra avrebbe rischiato di subire. Del resto il servizio pubblico e la nazionale di Prandelli non hanno iniziato nel migliore dei modi il loro sodalizio, basti pensare al goal di Cassano oscurato da uno spot...

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves