La Lazio, Tagliavento e Miccoli: top e flop del campionato
Altra domenica di veleni per il campionato di Serie A. La Roma passa a Parma - non senza recriminazioni per la squadra gialloblù, con Totti che ferma la palla di mano in occasione del primo gol -, mentre l'Inter passeggia su una Lazio decisamente in disarmo. Tutto deciso per l'Europa League, un po' meno per la zona Champions con Palermo e Sampdoria che si giocheranno l'ingresso la prossima settimana, al Barbera.
I top
Fabrizio Miccoli - Ennesimo gol, che lo catapulta nella storia della società rosanero. Ora tocca alla Champions League, anche se di fronte troverà un Antonio Cassano decisamente ispirato, nel derby dei fantasisti "scartati" da Marcello Lippi.
Sebastien Frey - Nonostante la sconfitta della Fiorentina, il portiere francese abbassa la saracinesca e si arrende solo quando Ronaldinho va a incrociare l'angolino dagli undici metri. Merita una squadra di caratura superiore, fermo restando che i viola avrebbero potuto fare molto meglio questa stagione, e non sempre per colpa loro.
Il Catania - Oramai è virtualmente salvo, e dopo l'esperienza con Atzori non si poteva pretendere di più. La Juventus non è certo quella dei giorni migliori, ma il Catania ha dimostrato di avere una rosa decisamente superiore alla posizione in classifica occupata.
I flop
I portieri di Chievo-Napoli - Sorrentino è, per rendimento, uno dei migliori portieri d'Italia, se non il migliore. De Sanctis, d'altro canto, ha avuto una lunga carriera, anche in nazionale. Incredibile come due portieri di così alto livello siano potuti incappare in quegli errori: prima De Sanctis porge, gentilmente, l'assist gol a Granoche. Poi Sorrentino si accartoccia, male, su Lavezzi. 1-1 e palla al centro, verrebbe da dire, ma onore a Denis per il gol, bellissimo, sul finale di primo tempo.
Tagliavento - Era la prova del nove? L'ha sbagliata in pieno. Prima non espelle Mutarelli, che in tre occasioni meriterebbe il secondo giallo, poi compie il patatrac sull'angolo per il Bologna. Il rosso a Pellegrino è forse meritato - non entriamo nel merito - ma l'errore è suo, inizialmente, e per come aveva arbitrato fino a quel momento la cosa migliore sarebbe stata far finta di non sentire. P.s. Potrebbe anche dare un rosso a Tiribocchi per fallo da dietro su Raggi.
La Lazio - Non c'è nemmeno bisogno di commentare. Gli striscioni, se non altro, sono stati simpatici. Solo quelli, però.