Kuzmanovic: "Kaçar e Petrovic sono da Fiorentina"
Fonte: firenzeviola.it
Da mister Mihajlovic ad Adem Ljajic passando per Avramov e Jovetic e chissà che non sia ancora finita. La Fiorentina 2010/2011 nasce nel segno del Made in Serbia. Gojko Kaçar e Radosav Petrovic sono gli ultimi talenti accostati alla Viola. Tanta qualità e grinta da vendere per due ragazzi che tanto piacciono a Pantaleo Corvino. Per parlare di loro, ma non solo, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva Zdravko Kuzmanovic. Due chiacchiere con l'ex viola che adesso, qualche rimpianto per aver lasciato Firenze, inizia ad averlo: "Se avessi saputo che sarebbero arrivati così tanti ragazzi serbi sicuramente c'avrei pensato di più"
Kuz, partiamo da te. Come stai? "Tutto bene, mi sto riposando dopo il Mondiale poi dovrò riprendere il lavoro con lo Stoccarda. Non mi posso lamentare dai...".
A proposito di Mondiale. Un'esperienza vissuta da protagonista ma anche sfortunata. Quel fallo di mano... "E' vero quell'episodio è stato davvero sfortunato ma ormai non posso farci nulla. Per me è stata comunque un'avventura positiva, che ricorderò sempre. Ho giocato due partite da titolare e in un'altra sono entrato a gara in corso. Dal punto di vista personale non è andata malissimo...".
A livello di squadra invece forse potevate fare qualcosa di più. O no? "Si. Nel girone siamo riusciti anche a battere la Germania, che adesso può andare in Finale. I rimpianti sono per l'ultima partita giocata con l'Australia. Abbiamo sprecato troppe occasioni e quando sbagli tanto alla fine paghi".
Il prossimo anno sempre allo Stoccarda? "Penso proprio di si. Quella scorsa per me è stata una stagione positiva che, appunto, mi ha permesso di giocarmi un Mondiale. Al momento non ho novità riguardo al futuro e quindi credo proprio di rimanere allo Stoccarda".
Parentesi Fiorentina. Sai che Corvino sta seguendo Kaçar e Petrovic? "Ho letto qualcosa, sì".
Che giocatori sono? "Kaçar è davvero molto bravo. Ha una grande forza fisica e corre tantissimo. Il suo punto di forza sono i movimenti senza palla e gli inserimenti non a caso con l'Hertha Berlino ha segnato anche qualche goal".
E Petrovic? "E' un giocatore totalmente diverso da Kaçar. Ha un fisico imponente e gioca davanti alla difesa. Tecnicamente è molto valido e con la palla tra i piedi se la cava alla grandissima. Essendo molto alto, poi, sa farsi valere anche sulle palle alte".
Due giocatori da Fiorentina insomma? "Assolutamente si, anche perchè entrambi sono molto giovani e quindi venendo in Italia potrebbero migliorare tantissimo".
Mihajlovic, Jovetic, Ljajic, Avramov e, chissà, uno tra Kaçar e Petrovic. Una colonia di serbi. Non ti vengono un po' di rimpianti per essere andato via? "Si, in effeti mi dispiace molto perchè io invece ero da solo e inserirsi non è stato facile. ora invece ci sono tutti questi ragazzi che potranno aiutarsi tra di loro, soprattutto nello studio dell'italiano che è fondamentale. E poi c'è Mihajlovic...".
Proprio a lui volevamo arrivare. E' l'uomo giusto per la Fiorentina? "Assolutamente sì. E' un grande allenatore e i risultati lo dimostreranno. Sono molto felice di vederlo sulla panchina viola".