Gianluca Di Marzio: "Juve regina delle cessioni"

Non ci volevo credere. Poulsen al Liverpool. E nemmeno gratis. Quasi sei milioni di euro e uno di bonus incassati più quattordici lordi di ingaggio risparmiati per le prossime due stagioni. Un capolavoro da venti milioni, Marotta e Paratici meriterebbero un monumento solo per questa operazione.

Dicevano, dicevamo: facile comprare, bisogna saper vendere, soprattutto in questo mercato senza un centesimo. Ecco, la nuova Juve e' un esempio da seguire. Perché ha trovato la collocazione giusta per Giovinco, la simbiosi ideale tra l'aspetto economico (l'anno prossimo incassera' quasi quattro per la meta') e quello tecnico perché Parma può essere il trampolino di rilancio giusto per il piccolo Giovi.

Perché piazzare Poulsen, Camoranesi (segnalati problemi d'ingaggio col Birmingham), Tiago e Grosso sarebbe un miracolo calcistico, perché vendere Diego a 18 milioni oggi eviterebbe un altro pericoloso crollo delle sue quotazioni domani. Perché nonostante il nuovo management si sia insediato ai primi di Maggio, più di mezza difesa azzurra vista a Londra era bianconera, senza contare quel Molinaro troppo presto sacrificato dalla vecchia Juve.

La nuova Juve invece ha detto no al Real per Chiellini, vuole rigenerare Felipe Melo, ha rifatto gli esterni con Pepe e Martinez, punta su Amauri come fa peraltro anche Prandelli fresco di nomina. Adesso pero' viene il bello, adesso bisognerà investire il tesoretto delle cessioni per garantire a Delneri più ricchezza di scelte.

Tesoretto che l'Inter non ha ancora in cassaforte perché Balotelli non e'ancora sbarcato da Mancini (che pensa sempre anche a Ibra), ma Moratti si e' comunque già impegnato con Preziosi bloccando Sculli. Una telefonata l'altro giorno ha sancito l'accordo che verra' ufficializzato appena il City annuncerà l'arrivo di SuperMario.

Presto anche il Milan comunicherà l'acquisto in prestito di Boateng, non sara' forse l'unico. Galliani e Braida hanno infatti pensato anche a Danilo Pereira, classe 91, under 19 portoghese, svezzato dal Benfica e pronto alla grande avventura italiana. Era stato accostato anche alla Fiorentina, ci sta provando seriamente il Palermo, il Milan prendendolo sarebbe pronto a continuare il suo progetto giovani dopo il riscatto di Beretta, il lancio di Merkel e Strasser, senza dimenticare che Papa ha solo 22 anni.

L'inversione di tendenza e' netta, meno l'abilità nel vendere (Oddo, Huntelaar, Janku e Kaladze non si sono ancora mossi e forse non si muoveranno). Qui lo scudetto e' già della Juve.