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Diego Simeone: "Nostalgia della Lazio e dell'Italia, vorrei tornare..."

di Redazione TMW.
Fonte: di Riccardo Mancini - lalaziosiamonoi.it
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© foto di Alberto Fornasari

Era il 1 aprile del 2000, la Lazio si giocava lo Scudetto in quel di Torino contro la Juventus di Carlo Ancelotti, la sua diretta concorrente al titolo. E' il minuto 21 della ripresa, Juan Sebastian Veron pennella in area bianconera un invitante pallone, sul quale si getta, come un falco, il solito Diego Pablo Simeone che di testa insacca alle spalle di Van der Saar. Un fulmine a ciel sereno squarcia la fredda atmosfera dello stadio "Delle Alpi".

Ancora una volta decisivo, ancora una volta di testa. L'urlo liberatorio verso i circa 3000 fedelissimi assiepati nell'anello superiore del settore ospiti, lo zampino vincente sulla partita più importante della stagione, sulla gara che ha deciso le sorti di un campionato. E quella testa ce l'ha messa ancora una volta lui, El Cholo, l'idolo della gente Laziale, per il suo carisma, per il suo attaccamento ai colori del Cielo, per la sua voglia continua di vincere e di non mollare mai. Protagonista di epiche battaglie, Simeone è stato uno dei simboli di quella Lazio Cragnottiana che spopolava in tutta Europa. Ne ha viste e vissute diverse di Lazio in 4 anni con la maglia biancoceleste. Da quella, appunto dello Scudetto e della prima partecipazione alla Champions League, a quella di Roberto Mancini, passando per la squadra guidata da Alberto Zaccheroni in una stagione nefasta culminata con la sconfitta nel derby per 5-1. Come oggi, anche allora, la Lazio ebbe la possibilità di "aiutare" gli amici dell'Inter a conquistare lo Scudetto. I biancocelesti non avevano più niente da chiedere al campionato e, pur di non vedere gioire i dirimpettai giallorossi, la gente che quel 5 maggio 2002 aveva riempito le gradinate dell'Olimpico, si era schierata tutta a favore della squadra di Cuper. Non bastò. Diego Pablo Simeone, uno dei tanti ex in campo quel giorno, siglò di testa uno dei 4 gol che la Lazio rifilò all'Inter e che spensero definitivamente i sogni di gloria meneghini. Domenica 2 maggio 2010 la situazione sarà quasi la medesima. E, a tal proposito, la redazione di Radio Sei, durante la trasmissione Lazio di Sera, ha intervistato proprio colui che quel giorno, a malincuore, fu uno dei protagonisti della vittoria della squadra romana, Diego Pablo Simeone. Da qualche settimana sollevato dall'incarico di allenatore del San Lorenzo, al momento si trova senza occupazione.

L'ex mediano argentino ha ricordato con piacere gli anni trascorsi nella Capitale e ha espresso tutta la sua voglia di tornare presto nel Bel Paese... "Ho dei grandissimi ricordi di Roma, ho vissuto degli anni stupendi. Abbiamo vinto tanto e non potevo chiedere di più. Anche l'Inter, naturalmente, è stata una squadra molto importante per la mia carriera da calciatore. Oggi vive un momento invidiabile, è in lotta su tre fronti e può vincere tutto. La partita di domani contro il Barcellona sarà stupenda. I blaugrana vorranno accedere a tutti i costi alla finale di Champions League ma i nerazzurri hanno i giocatori giusti per far male in contropiede agli spagnoli".

Da connazionale, Simeone esprime poi un giudizio su Mauro Zàrate e sulle difficoltà che il numero 10 ha incontrato in questa stagione: "Succede che alcuni giocatori non riescano a rendere allo stesso modo per due anni consecutivi. E' giovane e sono certo che tornerà presto sui suoi livelli".

L'Italia gli manca ed anche tanto. El Cholo non lo nega: "Ho tanta nostalgia dell'italia, non solo per il calcio, ma anche per il modo di vivere. Sono un allenatore giovane e sono sicuro che arriverà anche per me il momento di approdare da voi su una panchina. Considero il calcio italiano come il più bello del mondo. Per gli allenatori, per i giocatori, per l'ambiente, per tutto: mi piace da impazzire e vorrei tanto tornare...".

Purtroppo, però, a questo punto, nel momento più importante dell'intervento dell'ex numero 14 della Lazio, il collegamento con Buenos Aires si interrompe e non c'è modo per poterlo ripristinare. Sarebbero state diverse le domande che il nostro Alessandro Zappulla insieme a Mauro Cedrone avrebbero posto allo stesso Simeone. Con tutta probabilità, nei prossimi giorni, i due conduttori della trasmissione radiofonica torneranno all'attacco...

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