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Badelj: talento sopraffino per il nuovo Boban [VIDEO]

di Gianluigi Longari
In questa rubrica presento i migliori giovani talenti in giro per il mondo. Appuntamento settimanale.
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Ci sono alcuni clichè di giocatori, che fanno storia. Si tratta di caratteristiche comuni, tradizionali di un popolo e legate prettamente all'ambito pallonaro, che confermatesi nel corso della storia del calcio, hanno contribuito a costruire vere e proprie leggende di questo sport, identificate in chi è stato in grado di esprimerle nel migliore modo possibile.

Allo stesso modo, ci sono alcune società, che vuoi per capacità superiori, vuoi per un'influenza inattaccabile nel loro ambito nazionale, hanno potuto usufruire in quantità maggiore delle altre delle figure quasi mitologiche di cui sopra.

E' da qui che nascono le storie di giocatori che hanno scritto pagine importanti del nostro sport preferito, ed è sempre da qui, che molte altre sono pronte per essere scritte.

E' il caso della Dinamo Zagabria, gloriosa società della capitale croata, che ha visto susseguirsi nelle sue file fenomeni quasi tutti i migliori prodotti del fertile calcio croato. Si va dai campioni e campioncini come i vari Olic, Modric, Kranjcar, Corluca e Da Silva, fino ad arrivare a protagonisti assoluti come Mario Stanic, Goran Vlaovic, Dario Simic, e a vere e proprie leggende come i fenomenali Zvonimir Boban e Robert Prosinecki.

Ed è proprio a Zorro Boban, uno dei giocatori che più degli altri fece impazzire il finissimo palato calcistico di Silvio Berlusconi negli anni d'oro del suo Milan, che viene spesso assimilato il protagonista della scheda di oggi, un giocatore che può fare la storia.

Milan Badelj è nato a Zagabria, il 25 febbraio del 1989. Anni duri, durissimi per chi li ha dovuti vivere nella ex Jugoslavia, ma una passione precocissima per il pallone, ed un talento apparso sin dai primi tocchi troppo straripante per non essere adeguatamente coltivato, hanno favorito la crescita e lo sviluppo del bambino Milan nelle prime società della sua zona. Il primo club ad accoglierlo sotto la sua ala protettrice fu l'Nk Ponikve, minuscola realtà sita nel difficile distretto di Gajnice, a Zagabria. Qualche anno di puro e spensierato divertimento, per sfuggire alle ristrettezze ed alle difficoltà di una guerra più che mai dura, sono sufficienti per non far passare inosservate qualità di livello assoluto, che consentono all'ancora piccolissimo Badelj il primo importante salto per la propria formazione. Sono le giovanili dell'Nk Zagreb, una delle squadre più importanti della capitale, a scommettere sul suo talento e ad accoglierlo nelle proprie strutture.

Tanto sarà il giovamento che Milan riuscirà a trarre da questa palestra, tanto da attirare su di sé, finalmente, le attenzioni del sogno di ogni piccolo croato che si avvicini a questo sport: la maglia blu della Dinamo Zagabria. Ha 17 anni, il nostro campioncino, quando nel 2007 il suo sogno si realizza, peraltro non senza diverse recriminazioni da parte dell'Nk Zagreb, che si vede soffiare dai rivali storici il miglior prodotto del proprio vivaio.

Una stagione in prestito alla società satellite della Lokomotiva (un campionato vinto con prestazioni assolutamente strepitose), è sufficiente per prendere appieno coscienza dello smisurato talento di Badelj, che fa ritorno alla casa madre imponendosi come titolare inamovibile dei Modri, e come incontrastato idolo della platea del Maksimir. La scorsa stagione è quella della consacrazione a livello nazionale di Badelj, che con 48 presenze tra campionato e coppa, corredate da 6 reti, da' un contributo fondamentale per la conquista di entrambi i trofei, riuscendo nella magna impresa di non far rimpiangere l'idolo di casa Luka Modric, nel frattempo emigrato a Londra sponda Tottenham.

La crème del calcio europeo inizia a bussare alle porte del presidente Barisic, che decide tuttavia di tenere duro e di rimandare almeno di una stagione la cessione del suo gioiello più prezioso. Mai scelta si rivelò più azzeccata. Prestazioni da urlo, e una continuità anche ad altissimi livelli, contribuiscono a confermare la classe di Badelj e a farla conoscere anche oltre i confini croati. Sette presenze ed un gol in Europa League, insieme alle attuali 18 presenze ed 8 reti in campionato, fanno di questa metà campionato la migliore della ancor giovane carriera di Milan, accrescendo conseguentemente la schiera delle pretendenti e l'incasso di cui potrà beneficiare la Dinamo a fine stagione.

Ma veniamo alle caratteristiche tecniche, ciò che più impressiona del gioco del numero 16 della Dinamo Zagabria. Il fisico, innanzitutto, ricorda molto da vicino quello del suo idolo Zvonimir Boban. Parliamo di un colosso da 186 centimetri ed 80 chili, che può dunque interpretare il ruolo di trequartista senza concedere nulla agli avversari sotto l'aspetto atletico. Ciò che non è mai stato in dubbio, invece, è il profilo tecnico di Badelj: tipico esponente del calcio slavo (per tornare ai clichè di inizio pezzo), il ventenne di Zagabria impressiona per l'assoluta facilità di dribbling e di visione di gioco. E' il classico giocatore in grado di scovare autostrade laddove i comuni mortali vedono vie trafficate, riuscendo ad incendiare l'entusiasmo del pubblico grazie a giocate spesso molto spettacolari.

Non viene disdegnata neppure la concretezza sotto porta, come confermano le cifre piuttosto lusinghiere per un giocatore che di professione fa tutto meno che l'attaccante. Già, perché nonostante la natura lo voglia inserito nella trequarti come tessitore della manovra, Badelj è perfettamente in grado di ricoprire tutte le posizioni della zona nevralgica del campo, fino a muoversi con disinvoltura anche da playmaker davanti alla propria difesa.

Inter,Manchester United, ma anche Bayern Monaco e Leverkusen sono sulle tracce. La spesa non si preannuncia inferiore ai 10 milioni di euro. Una scommessa onerosa, certamente, ma che non avremmo alcun dubbio a consigliare a qualsiasi club italiano abbia intenzione di portarsi a casa uno dei sicuri fuoriclasse del calcio di domani.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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