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Sidcley, 15 anni ma già corteggiato dal Real

di Francesco Letizia
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Pescare in Brasile un fenomeno con già esperienza nel calcio professionistico, è una pratica che sta, col tempo, diventando sempre meno economica, come dimostrato ad esempio con l'ingente investimento che il Milan ha dovuto fare per acquistare Pato. Per questo i grandi club europei hanno capito che la soluzione è quella di abbassare l'età dei giocatori su cui puntare: in quest'ottica fa parlare di sè Sidcley, 15enne già appetito da Real Madrid e big italiane.

Sidcley Ferreira Pereira è nato il 13 maggio 1993 nello stato dell'Espirito Santo, regione costiera a ridosso della metropoli di Rio de Janeiro: nato come tanti in una tipica favela brasiliana, ha trovato, come accaduto per diversi giocatori diventati poi campioni, la sua strada nel calcio ben presto.

La tecnica e l'estro di questo ragazzino, conosciuto semplicemente come Sidcley, hanno fatto velocemente correre il suo nome tra gli addetti ai lavori fino ad arrivare, di recente, al settore giovanile del Corinthians, una delle società più prestigiose della storia del calcio verdeoro: il Timao, con la cui maglia si sta mettendo in luce, ha puntato sulle sue qualità ma non ha ancora potuto acquistare il suo cartellino visto che, in Brasile e non, la concorrenza è notevole.

Santos, San Paolo, Palmeiras ma soprattutto Real Madrid: sono gli spagnoli infatti, sempre dei "falchi" sul mercato anche dei giovanissimi, il primo club europeo ad essersi fiondati sul ragazzo. Emissari Merengue hanno già preso informazioni e la risposta è stata accessibile: poco meno di un milione di euro per portarsi a casa un gioiellino da far crescere nella Cantera madrilena.

Un sinistro delizioso, una tecnica da campioncino in erba, Sidcley è un baby-trequartista: il fisico, quello non è certo da corazziere, ma gli anni sono pur sempre 16 da compiere e lo sviluppo, specie quello muscolare, è chiaramente da completare. Rapidissimo nello stretto, fulminante nel dribbling, ricorda un altro "baby" di cui, anni fa, si era parlato molto: quel Jean Carlos Chera che fece il giro del mondo con Youtube e che nelle giovanili del Santos sta facendo molto bene, con la stessa fantasia e sfrontatezza tipica del giovane "prescelto".

Le italiane intanto, hanno già drizzato le antenne: Milan, Inter e Juve, ma anche altre società di secondo piano, stanno monitorando la situazione del ragazzo e ne hanno già discusso con il suo agente, Franck Assunçao, talent scout e procuratore di diversi giocatori appartenenti anche alle Nazionali giovanili della Seleçao. Essendo al suo primo tesseramento da professionista, lo status di extracomunitario del ragazzo non influenzerebbe ovviamente in alcun modo le scelte dei club italiani: la formula sarebbe analoga a quella scelta spesso dalle società per potenziare il loro vivaio con gioiellini stranieri, come mostrato dalla Juventus all'ultimo Viareggio o come è solita fare l'Inter ormai da anni ed il Milan sta iniziando a programmare. Peraltro proprio i rossoneri potrebbero vantare uno "sponsor" d'eccezione: colui che ha scoperto per primo il talento di questo rapido "folletto", che qualcuno già vede un futuro Messi, è stato il grande regista del Milan di Rocco, Dino Sani, campione d'Europa nel 1963 ed oggi talent scout.

Da battere, come detto, c'è la concorrenza del Real, ma attenzione anche al Manchester United, altra società che con i brasiliani ultimamente (da Possebon ai gemelli Rafael e Fabio) ha dimostrato una certa affinità: poco meno di un milione per aggiudicarsi un futuro campioncino... Ovviamente nessuno può sapere se le promesse saranno con certezza mantenute, ma nel dubbio puntare su una simile quantità di talento è una garanzia non indifferente.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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