ESCLUSIVA TMW - Atalanta, Ceravolo: "Mi ispiro a Ronaldo"
E' arrivato quasi a sorpresa dalla Reggina nell'affare che ha portato in amaranto Daniele Capelli (23), ma Fabio Ceravolo (22) è pronto a dire la sua in nerazzurro e trovare più continuità a Bergamo. Per lui prestito con diritto di riscatto per la metà del cartellino in favore del club del patron Alessandro Ruggeri.
In meno di 24 ore sei passato da una parte all'altra dell'Italia, vero?
"Sì, in effetti è stata un'operazione lampo. Atalanta e Reggina sono in buonissimi rapporti e penso che anche per questo tutto si sia sviluppato in così poco tempo".
Diversi club erano sulle tue tracce, perché hai scelto proprio l'Atalanta?
"Appena sono stato contattato dalla società ho scelto subito questa destinazione - confida, in esclusiva, a "TuttoMercatoWeb" - perché credo che qui ci siano tutti gli elementi per crescere e fare bene nella massima serie. Floccari? E' un esempio chiaro il suo percorso e spero di poterlo fare anch'io a disposizione di mister Angelo Gregucci".
Il direttore sportivo Carlo Osti ha speso parole positive sul tuo conto. Un buon punto di partenza...
"La società atalantina crede in me e io voglio ripagarli sul campo. Sono vicino a grandi giocatori e posso solo crescere calcisticamente e umanamente".
Guardando la tua scheda non sei un vero goleador, ma il tuo gioco frizzante manda sempre in bambola le difese avversarie
"Amo attaccare lo spazio e creare la superiorità numerica. Sono convinto che con più continuità arriveranno anche più reti".
Quanti gol ti prefiggi con questa tua nuova maglia?
"Il sogno sarebbe arrivare in doppia cifra, ma sei o sette gol penso sia un buon traguardo al primo anno".
Acquafresca, Tiribocchi e un certo Cristiano Doni. Dove ti collochi nell'attacco neroblù?
"Sono una seconda punta e con la mia rapidità riesco ad entrare nel vivo del gioco sfruttando le sponde di giocatori di un certo peso in avanti".
A quale giocatore fai riferimento?
"Senz'altro Ronaldo, perché è stato per me l'unico giocatore ad essere stato devastante nell'uno contro uno".
E la nazionale?
"E il sogno di tutti credo - sorride - voglio solo fare bene per l'Atalanta e il resto si vedrà...".