Preziosi: "Stadi chiusi? Che sconfitta. Peccato per Foschi, volevo Pazzini"

Un altro presidente amatissimo dalla sua tifoseria si concede in esclusiva ai microfoni di Novantesimo.it, è Enrico Preziosi, patron del Genoa, una delle regine di questa estate di mercato, e al centro dell'attenzione per la discussa decisione da parte dell'Osservatorio di vietare ai tifosi del Milan (prossimo avversario del Grifone) la trasferta a Marassi. Leggiamo le dichiarazioni del massimo dirigente rossoblu.

Come valuta la decisione di vietare ai milanisti la trsferta di Marassi?
"Noi avevamo la certezza che ai tifosi sarebbe stato permesso l'accesso ed ero molto felice di questo, evidentemente gli episodi di Napoli-Roma hanno cambiato le carte in tavola. E' una sconfitta ma è bene non rischiare la salute delle persone. Resta l'amaro in bocca, è davvero una sconfitta. Certi decreti sono inutili quando nei nostri animi alberga la cultura della violenza, non riusciamo a prendere le distanze dal vecchio mondo, non mi sento di attaccare chi questi decreti li fa, sono palliativi per l'immediato, qui c'è da cambiare tutta la nostra cultura. Con il tempo dobbiamo raggiungere l'obiettivo, non capisco quale sia la molla che spinge la gente a comportarsi così, questi non sono tifosi, sono minoranze che prevalgono sulla stragrande maggioranza delle persone per bene che vogliono vedere le partite".

Che idea si è fatto del divieto permanente nei confronti dei supporters napoletani?
"Il Napoli era già stato oggetto di problemi. E' evidente che non è una bella cosa, ma se quelli che si muovono sono quelli che abbiamo visto a Roma la decisione è più che giusta, peccato che ne siano penalizzati tutti i ragazzi per bene che vogliono solo seguire la squadra. Bisogna prevenire, ma dando un segnale di apertura alle persone per bene che amano il calcio".

Con Milito che prospettive assume la stagione del Genoa?
"Lo volevamo, per far quadrare il cerchio col passato, mi era stato strappato dagli eventi ma l'abbiamo rivoluto fortemente. adesso noi vogliamo stabilizzarci nella parte sinistra della classifica, tra le prime dieci. Se poi dovesse arrivare l'Uefa ben venga, ma non sarà facile, molte squadre si sono rafforzate oltre a noi. Io poi non amo la coppa Uefa, è un torneo che impoverisce, è bello per i tifosi perchè dà prestigio, ma non è la Champions"

E' soddisfatto del mercato condotto?
"E' sempre il campo a dare le certezze, noi pensiamo comunque di avere preso gente di qualità, anche se sappiamo che serviranno almeno 4 o 5 giornate per l'amalgama".

Dispiace l'addio lampo di Foschi?
"Per lui è stato un trauma l'addio dal Palermo. Si è tuffato in questa nuova avventura, ma poi i rapporti passati hanno avuto la prevalenza, io credo comunque che sia un ds di straordinaria importanza, se un domani vorrà noi restiamo a diposizione per lui. Noi in quel ruolo abbiamo Capozucca, squalificato per le note vicende ma che sta facendo molto bene il suo lavoro".

Chi si giocherà lo scudetto?
"Inter, Juventus, Fiorentina, Roma e Milan. I rossoneri non vinceranno il campionato hanno preso giocatori importantissimi, ma non sono completi come l'Inter e la Juventus. La Fiorentina è una realtà importante, ha un organico di valore, non competerà per lo scudetto che sarà un affare Inter Juve, ma si piazzerà tra le prime quattro".

A proposito di Fiorentina... E' vero che voleva Pazzini?
"Sì, Pazzini l'ho cercato, ma la Fiorentina mi ha sempre comunicato la sua incedibilità, e con l'acquisto di Milito sono molto soddisfatto così".