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Meravigliosa Lazio, continua ad incantare

di Redazione TMW.
Fonte: di Alessandro Zappula per lalaziosiamonoi.it
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Cambia scenario, ma non la sostanza. Vince la Lazio dello spettacolo che ormai ha abituato i suoi fans a gol, successi e giocate d'applausi. La banda di Rossi liquida l'Atalanta e archivia con un secco 2-0 anche il turno di coppa Italia. La Lazio che incanta c'è e brilla anche se gli interpreti sono diversi. Opta per il turn over Delio Rossi dando una chance a coloro che in campionato trovano meno spazio. Riposano così Siviglia, Brocchi e Pandev e al loro posto trovano spazio Manfredini, Diakité e Makinwa. C'è anche De Silvestri, ma è il nigeriano in attacco l'osservato speciale. Le prove d'appello sono finite da un pezzo per lui che alla Lazio ha solo deluso, ma anche stavolta stecca e resta in ombra. Del Neri invece ci crede e carica i suoi inserendo Ferriera Pinto in attacco per tentare l'assalto, ma i biancocelesti sembrano ormai affrontare partite ed avversari con la chiara consapevolezza di esser davvero superiori. Vola in campionato la compagine romana e decolla anche nella Tim Cup. A guidare le danze c'è sempre lui, qull'autentico folletto argentino di nome Zarate a cui nulla sembra proibito. Corre Mauro, pressa, dribbla e inventa, e con la palla fra piedi si trasforma in campione. La curva impazzisce quando il mago Maurito tocca palla, è idolo, è leader è giocatore di classe Zarate, tanto che d'un tratto dal settore più caldo della tifoseria parte un coro dedicato a lui. È lo stesso di Beppe Signori e che nessuno s'offenda. La partita non scalda per intensità e azioni di gioco, ma sono i padroni di casa a gestire il match come meglio credono, anche se con poca convinzione. Apre le danze delle azioni sciupate infatti Pasquale Foggia che al 4' sfiora con un tiro potente dalla distanza la traversa della porta difesa da Consigli, mettendo i brividi ai nerazzurri. Al 9' invece è Zarate ad illuminare e dal vertice sinistro dell'area di rigore ospite pennella un perfetto assist per l'asso partenopeo che però fatica ad addomesticare il pallone e a schiacciare a rete. Corre e attacca la Lazio e la terza occasione per il possibile vantaggio si materializza tre minuti dopo. Stavolta la chance di regalare l'urlo ai cinquemila dell'Olimpico passa sui piedi di dinamite Kolarov. Mancino naturale il serbo biancoceleste per la prima volta, da quando è a Roma, esplode il suo destro. Brivido grosso per gli uomini di Del Neri, ma nulla di più. Continuano a spingere però i padroni di casa e al 13' sale di nuovo in cattedra Zarate. Torna ad incantare l'argentino quando dal vertice sinistro dell'area di rigore nerazzurra, in un fazzoletto di campo, fa la sua magia mirando l'angolo più lontano della porta atalantina. Tiro perfetto e potenza giusta, ma il miracolo di Consigli gli smorza l'urlo in gola.

Il vantaggio biancoceleste però è nell'aria e al 17' ci pensa Cristian Ledesma a pescare il jolly dalla distanza. Trefoloni fischia un fallo sulla trequarti in favore degli uomini del Professor Delio e dalla sua mattonella l'argentino non fallisce. Potente e preciso il neo capitano laziale, nell'indirizzare la palla dove Consigli non può arrivare porta in vantaggio i suoi. È 1-0 e per la Lazio la partita si fa in discesa. Ci si aspetta la reazione atalantina, ma al 35'invece la 'Lazio meraviglia' torna ancora ad incantare. Zarate guida in contropiede la truppa biancoceleste, dribblando due avversari e calciando da venticinque metri una bordata che si stampa sulla traversa. Tutto perfetto per il pibe de Haedo, tranne la fortuna che non è dalla sua. Il timido acuto della squadra di Del Neri al 39' con Ferriera Pinto è davvero poca cosa per metter paura a questa Lazio forte e spavalda. Si esaltano padroni di casa con giocate incredibile e numeri d'alta scuola, mentre gli ospiti restano a guardare. Non cambia la Lazio né come ritmo, né come intensità, neanche quando si torna in campo per i secondi quarantacinque minuti. Stesso copione e stessa regia. Mauro Zarate al 60' batte il ciak e fa tutto da se, esibendosi in un'azione da cineteca. Spalle alla porta infatti Maurito, con uno scatto fulmineo si gira e lascia sul posto due avversari, ma un autentico miracolo di Consigli gli nega il gol. Ormai il match diventa un affare a due e dieci minuti più tardi l'argentino si ripete. Infila la difesa ospite in corsa e scocca la bordata dal vertice sinistro dell'area di rigore. Il tiro è potente e pericoloso, ma si spegne a lato. Rischia la Lazio, subendo le ripartenze dell'Atalanta, che prova ad inforcare Muslera con tiri da lontano. Ma all'80' però c'è la svolta, Rossi cambia Zarate ed uno spento Makinwa per Pandev e Simone Inzaghi, che rivede il campo dopo circa un anno. Lo stadio lo applaude e la Lazio lo ringrazia. A due minuti dal suo ingresso infatti l'attaccante laziale propizia il raddoppio. Foggia pennella da sinistra in area atalantina un invitante pallone per Inzaghino e lui appoggia un assist perfetto a Pandev. Il macedone da pochi passi non sbaglia e chiude definitivamente la partita. 2-0 per la Lazio e successo che promuove la meravigliosa banda di Delio Rossi al prossimo turno di Coppa Italia. Applausi e vessilli laziali al vento, lo spettacolo biancoceleste può continuare.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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